Entro il 2026 il volume di dati non strutturati crescerà di tre volte rispetto ai numeri osservati ai giorni nostri. Il 76% di queste informazioni, inoltre, sarà reso accessibile a livello di edge ossia in un luogo dislocato molto vicino al punto in cui i dati sono effettivamente utilizzati. A rivelarlo è Cubbit, piattaforma per lo storage cloud geodistribuito, che ha acceso un faro anche sulle problematiche legate alla gestione dei dati nel suo complesso.
Professionisti e imprese sono oggi sempre più chiamati a contrastare efficacemente le minacce informatiche per evitare che possano compromettere la continuità operativa, la riservatezza e la disponibilità dei dati aziendali. Inoltre, ci sono sul tavolo problematiche rilevanti come la conformità normativa e l’utilizzo di soluzioni che facciano leva sul concetto di sovranità digitale: gli utenti devono assicurarsi che il dato non sfugga mai al loro controllo e, soprattutto, non si trovi nel raggio di azione di soggetti che non dovrebbero accedere a quelle stesse informazioni.
Nel corso degli ultimi 10 anni, è risaputo, il cloud ha guadagnato un posto di primo piano anche in ambito business. Il fatto è che la maggior parte delle soluzioni di storage cloud di tipo centralizzato si sono alla fine rivelate un limite per la crescita dell’attività. Servizi che non riescono a scalare dinamicamente, anche in termini di quantitativo di spazio disponibile, che prevedono costi non indifferenti per movimentare i dati (non solo per la loro memorizzazione sul cloud), che non applicano politiche trasparenti in termini di privacy, sono diventate veri e propri ostacoli invece che driver di business.
Cos’è e come funziona Cubbit DS3 Composer
In un mondo in cui le regole del gioco sono spesso definite da altri soggetti, generalmente con sede legale in un Paese situato al di fuori dei confini dell’Unione Europea, Cubbit DS3 Composer mira a cambiare radicalmente l’approccio.
Se pensate che creare un vostro cloud sovrano, iper-resiliente e senza costi nascosti sia cosa praticamente impossibile, da oggi potete finalmente cambiare idea. E diventare i veri e propri fornitori cloud di voi stessi.
Cubbit DS3 Composer è infatti uno strumento avanzato, con un elevato carico di innovazione, che permette di creare un servizio di storage cloud in pochi minuti. C’è la possibilità di definirne liberamente i dettagli del funzionamento, senza alcun vincolo di sorta.
Dal punto di vista tecnico, ciò che si ottiene con Cubbit DS3 Composer è un servizio per la memorizzazione e la gestione del dato che punta sulla disponibilità (la durabilità è del 99,999999999%), sulla riservatezza, sull’affidabilità e sulla sicurezza, mantenendo i costi assolutamente abbordabili (soprattutto se paragonati con quelli degli hyperscaler più noti). I capisaldi di DS3 Composer sono gli stessi su cui poggia la piattaforma Cubbit: crittografia dei dati, suddivisione dei pacchetti, ridondanza e geodistribuzione.
Con Cubbit DS3 Composer si può allestire un servizio cloud personalizzato, pienamente compatibile S3. La piattaforma, infatti, implementa in modo conforme le API (Application Programming Interface) di AWS S3. Qualsiasi applicazione, strumento o servizio sviluppato per interfacciarsi e utilizzare AWS S3, può essere utilizzato senza modifiche anche con DS3 Composer di Cubbit, semplicemente cambiando le stringhe di connessione.
Un aggregatore di risorse: on-premises, edge e public cloud
L’idea rivoluzionaria di DS3 Composer è che il servizio di Cubbit può fungere da aggregatore costruendo ponti tra on-premises, edge e public cloud. Gli utenti possono cioè creare l’infrastruttura che più si adatta alle loro specifiche esigenze, con la massima flessibilità e versatilità. Tutte le informazioni per iniziare sono disponibili sul sito del progetto.
Ogni istanza di DS3 Composer può combinare risorse disponibili sul public cloud con quelle utilizzate in ambito edge o addirittura a livello locale (on-premises). Utenti, applicazioni e servizi possono accedere al singolo “dominio”, che raccoglie le varie risorse geodistribuite.
Tutte le informazioni sono suddivise, replicate, distribuite e rese accessibili attraverso appositi nodi dislocati nell’ambito di una specifica area geografica, ad esempio esclusivamente in Italia. In questo modo, è possibile soddisfare tutti i requisiti di conformità e sovranità del dato.
L’interfaccia di DS3 Composer che abilita la creazione del proprio servizio di storage cloud
DS3 Composer è una pratica e potente interfaccia che consente l’accesso diretto al Composer, ovvero il “nocciolo” della soluzione di storage cloud Cubbit. Il Composer consente agli utenti di selezionare e, come abbiamo visto in precedenza, aggregare risorse che possono trovarsi ovunque. Basta installare l’apposito agent fornito da Cubbit per aggiungere una risorsa allo Swarm.
Lo Swarm che si viene a creare è un pool di storage che può essere composto da qualunque tipo di sistema: ogni nodo (che può essere ad esempio una macchina Linux con una serie di unità di memorizzazione collegate, una batteria di server NAS, un sistema virtualizzato,…) concorre a formare la struttura.
Gateway attivabili ovunque per facilitare l’accesso al dato
L’accesso ai dati è assicurato dai gateway, anch’essi distribuibili ovunque: sul cloud, sull’edge, on-premises. Ciascuno di essi può accedere ai dati dello Swarm in contemporanea e da qualsiasi posizione. I dati memorizzati in un data center (ad esempio quello che nella figura di seguito è riportato a sinistra) sono accessibili dai vari gateway anche dall’altro data center. Cosa assolutamente utile nel caso in cui vi fosse qualche tipo di problema su uno specifico data center.
Si pensi poi ai dati memorizzati a livello di edge. Si supponga che su questi sistemi ci siano dei file di log oppure dei registri, continuamente aggiornati, provenienti da un insieme di sensori.
La struttura di DS3 Composer offre la possibilità di leggere immediatamente il contenuto di questi file da qualsiasi locazione, ad esempio dal public cloud, sul quale ad esempio si fosse installata una soluzione di analytics o di business intelligence.
Il vantaggio, insomma, è avere a disposizione un singolo data domain che mette a disposizione l’accesso ai dati da qualsiasi punto della struttura. DS3 Composer offre un’esperienza cloud capace di garantire il massimo controllo sui dati, sull’infrastruttura e sui costi: tutti aspetti che di norma sono difficili da conciliare con le soluzioni di tipo più tradizionale.
Come diventare un cloud provider in 15 minuti
Servendosi degli strumenti messi a disposizione da DS3 Composer, ciascun professionista e ogni azienda possono diventare un cloud provider in pochi minuti.
Tutto inizia con la creazione di uno Swarm: per iniziare, si possono aggiungere risorse per lo storage che già esistono e che si utilizzano (ad esempio macchine server fisiche e/o virtuali) abbinandole con ogni genere di server fornito da gestori cloud pubblici.
Il passo seguente consiste nel predisporre un gateway per poi procedere con la configurazione di un tenant, ossia di un’entità logica che rappresenta uno spazio isolato e dedicato all’interno del sistema di storage geodistribuito.
Un tenant in DS3 Composer è uno spazio logico separato adatto a gestire le proprie risorse di storage e le applicazioni. Ha il suo namespace e set di credenziali di accesso univoche, garantisce l’isolamento dei dati e delle configurazioni, ha visibilità e controllo solo sulle proprie risorse. Offre inoltre policy e controlli di accesso personalizzati per utenti e applicazioni.
L’architettura multi-tenant di DS3 Composer permette la gestione di un ampio numero di clienti-utenti, consentendo l’isolamento sicuro dei dati e la personalizzazione degli ambienti. Inoltre, grazie alle funzionalità di monitoraggio e fatturazione, chi si serve della soluzione DS3 Composer, può verificare come il servizio è usato da ciascun cliente ed emettere addebiti sulla base delle effettive modalità di utilizzo.
I vantaggi di DS3 Composer in breve
Come accennato in precedenza, i nodi di DS3 Composer possono funzionare su qualsiasi hardware o macchina virtuale. Non importa se le macchine siano x86, ARM o utilizzino altre ISA, non hanno significato le loro caratteristiche, non interessa il loro dimensionamento: è possibile decidere di riutilizzare le risorse già in proprio possesso o aggiungerne di nuove. I dati sono distribuiti su tutti i nodi per preservarne l’integrità e assicurare la massima disponibilità del servizio.
L’accesso S3 è abilitabile attraverso l’uso di gateway forniti da Cubbit sul cloud pubblico oppure facendo perno su sistemi che si trovano sull’edge o in locale, entro la classica infrastruttura aziendale. La ridonandanza, inoltre, è intrinsecamente assicurata dal sistema DS3 Composer: se uno o più nodi fossero temporaneamente non funzionanti, i dati saranno comunque integri, disponibili e accessibili in ogni caso.
Di base, DS3 Composer offre un’interfaccia Web completa e intuitiva che dà modo agli utenti di creare e abilitare la gestione di un sistema cloud in pochi minuti. Cubbit fornisce però anche l’accesso mediante CLI (command line interface), così da poter ad esempio effettuare delle operazioni su base programmatica.
Infine, la soluzione proposta da Cubbit fa sì che ogni tenant possa essere utilizzato da un operatore diverso, che ha a sua volta pieno controllo su tutti gli aspetti delle risorse di storage, della configurazione, degli utenti e delle policy.
Per approfondire, suggeriamo di prenotare una demo di DS3 Composer in modo da verificare, con un “prova sul campo”, come si comporta la piattaforma. Accertandone flessibilità e versatilità.