Il produttore di droni DJI e Canonical hanno stretto una partnership per la realizzazione di Manifold , un “computer embedded ad alte prestazioni” specificatamente pensato per estendere le capacità della piattaforma di sviluppo per droni realizzata da DJI (Onboard SDK).
Compatibile per l’installazione con la costosa “piattaforma di volo programmabile” di DJI Matrice 100 , Manifold è equipaggiato con un chip SoC ARM quad-core (Cortex-a15) e GPU basata su architettura NVIDIA Kepler, caratteristica, quest’ultima, in grado di fornire notevoli capacità computazionali soprattutto sul fronte del calcolo parallelo e del processing delle immagini.
Su Manifold girerà l’ultima versione a supporto esteso di Ubuntu (Ubuntu 14.04 LTS), e il sistema operativo di Canonical potrà sfruttare anche le varie interfacce di bordo come porte USB, collegamento di rete Ethernet, HDMI e altro ancora per installare e guidare sensori e sistemi di monitoraggio aggiuntivi.
Manifold apre la strada alla collaborazione smart fra tecnologie aeree e di terra per risolvere problemi complessi, sostiene il direttore delle partnership DJI Michael Perry, e ora la palla passa alla community di sviluppatori per la trasformazione della nuova tecnologia in scenari di utilizzo concreti.
Dal punto di vista di Canonical, la partnership con DJI rappresenta l’ennesima iniziativa in chiave Internet delle Cose (IoT), un mercato sempre più attivo – almeno dal punto di vista dell’offerta – a cui la corporation britannica ha già aperto le porte con iniziative specifiche anche sul fronte dei droni .
Alfonso Maruccia