DJI è stata più fortunata della connazionale TikTok. Nel National Defense Authorization Act (NDAA) non è stato incluso il Countering CCP Drones Act, quindi i droni dell’azienda cinese possono essere ancora venduti negli Stati Uniti. DJI ha però un anno di tempo per dimostrare la sua innocenza.
DJI evita il ban per almeno un anno
A fine aprile è stata presentata una proposta di legge, denominata Countering CCP Drones Act, che prevede il blocco delle importazioni dei droni di DJI negli Stati Uniti, in quanto rappresenterebbero un grave pericolo per la sicurezza nazionale. Si tratta in pratica dello stesso motivo per cui è stata imposta la vendita di TikTok.
La legge è stata approvata solo dalla Camera dei Rappresentanti e poteva essere approvata anche dal Senato insieme al National Defense Authorization Act, la legge annuale che stanzia i fondi per la difesa. Fortunatamente per DJI non contiene nessun divieto di importazione, ma viene specificato (sezione 1709 a pagina 1084) che un’agenzia nazionale valuterà se i droni del produttore cinese (e quelli di Autel Robotics) rappresentano un rischio inaccettabile per la sicurezza.
DJI ha un anno di tempo per dimostrare la sua innocenza. In caso contrario, la FCC (Federal Communications Commission) aggiungerà l’azienda cinese nella sua “Covered List”. I droni non potranno più essere venduti negli Stati Uniti (blocco delle importazioni) e non verrà rilasciata nessuna licenza per l’uso delle comunicazioni radio.
DJI non potrà nemmeno vendere i droni con un altro marchio o concedere le sue tecnologie in licenza a terzi. Non è chiaro però se il ban di estenderà anche ai droni già acquistati dagli utenti statunitensi. Come per TikTok è possibile un intervento di Donald Trump oppure il ricorso in tribunale.
Con un comunicato ha “festeggiato” il mancato ban, evidenziando però che la legge non indica quale agenzia governativa dovrà valutare l’assenza di rischi per la sicurezza nazionale. A fine ottobre, l’azienda cinese ha denunciato il Dipartimento della Difesa per essere stata inserita nella Chinese Military Company List.