Abbiamo già visto anche in Italia quanto l’ingegno e l’innovazione possano risultare determinanti nella lotta al coronavirus, specialmente quando applicati alle potenzialità che offrono oggi le tecnologie più avanzate. È il caso di coloro che hanno fatto ricorso alle stampanti 3D per trasformare maschere da snorkeling in dispositivi medici e per realizzare valvole da destinare ai respiratori. In Germania si punta a fare altrettanto come annunciato nel fine settimana da DLR (Deutsches Zentrum für Luft- und Raumfahrt).
Stampa 3D contro COVID-19: l’iniziativa di DLR
Si tratta dell’agenzia spaziale tedesca, l’equivalente della nostra ASI o della statunitense NASA. I macchinari in dotazione al team interno Systemhaus Technik saranno impiegati per creare mascherine e altri dispositivi di protezione individuale che potranno tornare utili sia al personale sanitario impegnato in prima linea sia alla popolazione.
Al momento gli ingegneri in forza al gruppo si dicono in grado di realizzare fino a 10 maschere protettive e 15 valvole per ventilatori ogni giorno, ma i numeri sono destinati a crescere nel breve periodo grazie anche alla collaborazione con realtà e maker di terze parti.
Essenziale in un contesto emergenziale come quello che vede al momento la morsa del coronavirus attanagliare quasi tutto il mondo è la collaborazione: la condivisione della conoscenza e la cooperazione non solo delle istituzioni, ma anche degli innovatori, può rivelarsi determinante in una corsa contro il tempo e per salvare vite.