Ieri il Parlamento europeo e il Consiglio dell’Unione europea hanno raggiunto un accordo preliminare sul Digital Markets Act (DMA). Casualmente, poche ore prima, Google aveva annunciato la possibilità di utilizzare un metodo di pagamento alternativo nell’app Spotify. Una simile decisione è stata imposta ad Apple in Olanda. Anche negli Stati Uniti è stata presentata una proposta di legge simile al DMA. Il monopolio delle due aziende è finito?
Apple e Google: spalle al muro
Sia Apple che Google obbligano gli sviluppatori all’uso del loro sistema di pagamento in-app. Per ogni transazione è necessario versare una commissione del 15-30% (la percentuale dipende dal tipo di app e dalle entrate annuali). Diverse aziende, tra cui Epic Games, Spotify e Match Group (che hanno costituito la Coalition for App Fairness), hanno chiesto aiuto alle varie autorità antitrust per eliminare questa “tassa” che limita l’innovazione e le scelte degli utenti.
Epic Games ha denunciato Apple, riuscendo ad ottenere una vittoria parziale, ovvero la possibilità di utilizzare un sistema di pagamento alternativo, ma l’ingiunzione è stata sospesa. In Corea del Sud è stata approvata una legge che consente agli sviluppatori di scegliere un altro sistema di pagamento (sia Apple che Google hanno dovuto accettare le nuove regole). Decisione simile in Olanda, ma solo per le app di dating pubblicate sullo store di Apple (che tuttavia non ha ancora rispettato tutte le condizioni).
Si tratta comunque di obblighi validi solo in alcuni paesi. Quelli del Digital Markets Act saranno invece validi in tutta Europa (la legge non è stata ancora approvata in via definitiva, ma è solo una formalità). L’analoga legge statunitense è denominata Open App Markets. Apple e Google dovranno consentire l’uso di sistemi di pagamenti alternativi. In caso di inosservanza delle regole, le aziende rischiano sanzioni fino al 20% delle entrate globali.
Google ha anticipato le mosse della Commissione europea, annunciando l’avvio di un test pilota che prevede l’uso del sistema di pagamento offerto da Spotify nell’app Android. Probabilmente la novità verrà estesa anche ad altre app e in tutto il mondo. Nessuna novità in merito è stata invece comunicata da Apple. Sembra comunque chiaro che il monopolio delle due aziende è prossimo alla fine. Gli sviluppatori potranno offrire una seconda scelta agli utenti, ma dovranno sempre pagare una commissione (sebbene in percentuale ridotta).