Apple non sarà l’unica Big Tech a ricevere una multa per la violazione del Digital Markets Act (DMA). Secondo le fonti di Reuters, la Commissione europea dovrebbe infliggere una sanzione anche a Meta per l’uso del modello “pay or consent”, ovvero l’uso dei dati degli utenti che non sottoscrivono l’abbonamento a Facebook e Instagram.
Vietato il consenso a pagamento
A fine marzo, la Commissione europea ha avviato cinque indagini per la presunta violazione del DMA. Una di esse riguarda il modello “pay or consent” introdotto da Meta per utilizzare i dati degli utenti a scopo pubblicitario. Sullo stesso argomento sono state chieste informazioni in base al Digital Services Act.
Come è noto, la Corte di Giustizia dell’Unione europea ha vietato l’uso di due basi legali (interesse legittimo e necessità contrattuale) per la raccolta dei dati a scopo pubblicitario. Meta ha trovato un modo originale per rispettare la sentenza. Per negare l’uso dei dati è necessario sottoscrivere un abbonamento (9,99 euro/mese). In questo modo verranno eliminate le inserzioni da Facebook e Instagram.
Gli utenti che scelgono invece la versione gratuita dei due social network accettano automaticamente il “tracciamento” delle attività online, in base alle quali vengono mostrate le inserzioni. BEUC, associazioni dei consumatori e noyb hanno denunciato Meta per la violazione del GDPR. Anche EDPB ha confermato che il modello “Consenti o Paga” non permette una libera scelta.
Entro il mese di agosto, la Commissione europea dovrebbe comunicare l’esito dell’indagine. Meta dovrà quindi apportare le modifiche al modello (quasi certamente la richiesta di un consento esplicito), altrimenti rischia una multa fino al 10% delle entrate globali annuali.