La Commissione europea ha già avviato tre indagini nei confronti di Apple per il mancato rispetto del Digital Markets Act (DMA). Oggi ha annunciato l’avvio di due nuovi procedimenti che riguardano specificamente gli obblighi di interoperabilità con terze parti. La Commissione indicherà all’azienda di Cupertino le modifiche necessarie per iOS e iPadOS.
Apple deve eliminare le restrizioni
In base al DMA, Apple deve garantire l’interoperabilità gratuita ad aziende e sviluppatori di terze parti con hardware e funzionalità software controllate da iOS e iPadOS. L’azienda di Cupertino ha apportato diverse modifiche ai due sistemi operativi e ai dispositivi hardware, tra cui l’aggiunta del supporto RCS per i messaggi e la possibilità di accedere al chip NFC per i pagamenti contactless.
I nuovi procedimenti confermano indirettamente che i cambiamenti non sono sufficienti, pertanto sarà la stessa Commissione ad indicare le modifiche da implementare, senza attendere le proposte di Apple. Il primo procedimento riguarda le funzionalità di iOS usate dai dispositivi connessi, come smartwatch, auricolari e visori per la realtà virtuale.
È noto, ad esempio, che gli Apple Watch sono compatibili esclusivamente con gli iPhone, mentre gli AirPods offrono funzionalità limitate se abbinati a dispositivi non Apple. La Commissione specificherà in che modo Apple dovrà fornire un’interoperabilità efficace con funzionalità quali notifiche, associazione di dispositivi e connettività.
Il secondo procedimento riguarda invece il modo in cui Apple risponde alle richieste di interoperabilità inviate da sviluppatori e terze parti per iOS e iPadOS. Tale processo deve essere trasparente, tempestivo ed equo, in modo che tutti gli sviluppatori abbiano un percorso efficace e prevedibile verso l’interoperabilità. Anche il lancio di Apple Intelligence in Europa è stato posticipato al 2025 per l’assenza di interoperabilità.
I procedimenti dureranno un massimo di sei mesi, durante i quali la Commissione indicherà ad Apple le misure da implementare per rispettare l’obbligo dell’interoperabilità. Eventualmente potrà avviare un’indagine e imporre sanzioni fino al 10% delle entrate globali annuali.
Un portavoce di Apple ha dichiarato:
In Apple siamo orgogliosi del fatto di aver creato oltre 250.000 API che consentono agli sviluppatori di creare app che accedono al nostro sistema operativo e alle nostre funzionalità in un modo che garantisce la privacy e la sicurezza degli utenti. Per rispettare il DMA, abbiamo anche creato modi per le app nell’Unione europea di richiedere ulteriore interoperabilità con iOS e iPadOS, proteggendo al contempo i nostri utenti. Minare le protezioni che abbiamo creato nel tempo metterebbe a rischio i consumatori europei, dando ai malintenzionati più modi per accedere ai loro dispositivi e dati. Continueremo a lavorare in modo costruttivo con la Commissione europea su un percorso che protegga i nostri utenti UE e chiarisca la regolamentazione.