Dopo qualche giorno di silenzio, Do Kwon torna a far sentire la propria voce dall’account Twitter personale, confermando di non essere in fuga. Il motivo della precisazione è da ricercare nella notizia circolata la scorsa settimana: in Corea del Sud, una corte di Seul ha emesso un mandato d’arresto nei suoi confronti e di cinque altre persone.
A Singapore, ma non in fuga: parla Do Kwon
Stando alla ricostruzione fornita, i sei si trovano tutti nel territorio di Singapore. Il fondatore dell’ecosistema Terraform Labs ci tiene a precisare che l’allontanamento dal proprio paese d’origine non è in alcun modo conseguente alla volontà di sottrarsi alla giustizia. Questo il suo commento.
Non sono “in fuga” o qualcosa di simile. Per ogni agenzia governativa che ha mostrato interesse a comunicare, siamo disposti a una piena collaborazione e non abbiamo nulla da nascondere.
Nel prosieguo della conversazione specifica inoltre di essere intenzionato a far emergere la verità a breve. Il riferimento è ovviamente alla vicenda legata al crollo di LUNA avvenuto in primavera, evento che ha innescato una reazione a catena tale da mettere in seria difficoltà l’intero ambito delle criptovalute.
Ci stiamo difendendo in più giurisdizioni: abbiamo mantenuto noi stessi a un livello di integrità molto elevato e non vediamo l’ora di chiarire la verità entro i prossimi mesi.
Cheers 🥂
— Do Kwon 🌕 (@stablekwon) September 17, 2022
La replica da parte dei rappresentanti dell’accusa non si è fatta attendere: attraverso una testata locale hanno precisato che Do Kwon, secondo il loro parere, è chiaramente in fuga e non disposto a collaborare con l’indagine come invece affermato.
Al momento, stiamo cercando di individuare il luogo del sospettato Do Kwon, per arrestarlo.
Sul suo capo pendono capi d’imputazione molto gravi: frode ed evasione fiscale.