Londra – Il ministero del Commercio e dell’Industria britannico ha confermato lo stanziamento di 18 milioni di sterline a favore di imprese e centri di ricerca impegnati nello sviluppo di nuove soluzioni basate sulle nanotecnologie.
Il Ministero ha anche spiegato di voler aggiungere altri 15 milioni di sterline con cui verranno finanziati i progetti presentati da circa 25 realtà industriali impegnate in ambiti specifici, come la realizzazione di sistemi di purificazione delle acque o di rivestimenti antiruggine. I fondi copriranno metà delle spese previste per ciascun progetto.
I nuovi stanziamenti rappresentano una risposta ai massicci investimenti americani nel settore: come noto, da tempo Washington ha abbracciato una politica sulla ricerca che punta moltissimo sulla nanotecnologia.
Il Regno Unito è peraltro il paese in cui più acceso è il dibattito sulle nanotecnologie e le loro possibili conseguenze . Come si ricorderà, di recente è intervenuto sul tema anche il principe Carlo che ha chiesto tempo perché la comunità scientifica rifletta sulle implicazioni delle nanorealizzazioni. Un tema scottante al quale neppure la Royal Society britannica ha saputo dare una risposta .
Ma in gioco ci sono interessi importanti. Se da un lato ci sono scienziati come Ray Kurzweil che si aspettano un futuro brillante per le nanotecnologie , dall’altro ci sono industrie, come la Inex di Newcastle che riceverà 3 milioni di sterline per i suoi nanosistemi, che vedono in questo comparto il più importante terreno di scontro e competizione per l’industria hi-tech del futuro.
“La nanotecnologia – ha spiegato il ministro britannico Nigel Griffiths – è una tecnologia importante ed emergente, una che può migliorare la vita di tutti i giorni per noi tutti. Si tratta di studiare nuovi prodotti e migliorare quelli esistenti, realizzandoli più piccoli, più veloci, più resistenti o più efficienti sul piano energetico”.
Va detto che nel paese sono già attivi una serie di ulteriori finanziamenti per la ricerca e il Ministero ha già assicurato che nel corso dei prossimi cinque anni nuovi stanziamenti verranno decisi a sostegno del settore.