Tokyo (Giappone) – Nel paese dove più evoluti sono i servizi telefonici mobili, il Giappone, la piaga dello spam sui cellulari è stata presa di punta dall’operatore dominante NTT DoCoMo, che ha ora ottenuto un importante benestare dal ministero della Gestione pubblica, degli Affari Internet, delle Poste e delle Telecomunicazioni.
Il via libera del Ministero concede in pratica carta bianca all’operatore wireless che può ora decidere, senza tema di subire azioni legali per questo, quali mezzi utilizzare per bloccare le email non richieste che affollano i propri sistemi e i cellulari dei suoi utenti.
i-Mode e gli altri servizi avanzati forniti da DoCoMo, infatti, hanno creato un terreno fertile per gli “spammer”, per coloro cioè che sfruttano la facilità di invio di un messaggio elettronico per inviarne migliaia o centinaia di migliaia, pur di far conoscere certi prodotti o servizi e altro ancora.
Come si ricorderà, la scorsa settimana DoCoMo ha annunciato il suo impegno per combattere lo spam, mettendo sul tavolo un bel gruzzoletto di miliardi con i quali cercherà, sia a livello tecnologico che legale, di fermare l’avanzata degli spammatori.
La sua battaglia, e l’esito che avrà, è di estremo interesse anche per gli utenti europei ed italiani che già oggi devono fare i conti con SMS inviati spesso con eccessiva “leggerezza” ma che rischiano ben presto, con i servizi più avanzati, di diventare l’obiettivo di spammer senza scrupoli.