Documenti su IO è solo un anticipo di ciò che sarà IT-Wallet

Documenti su IO è solo un anticipo di ciò che sarà IT-Wallet

La disponibilità per tutti della funzionalità Documenti su IO non è il traguardo, ma un punto di partenza per il sistema IT-Wallet.
Documenti su IO è solo un anticipo di ciò che sarà IT-Wallet
La disponibilità per tutti della funzionalità Documenti su IO non è il traguardo, ma un punto di partenza per il sistema IT-Wallet.

2,39 milioni di attivazioni e quasi 4 milioni di documenti caricati nella prima settimana di disponibilità pubblica fotografano un’accoglienza positiva per Documenti su IO, la nuova funzionalità integrata dall’applicazione IO. Nel giorno del lancio non è mancato qualche problema tecnico (presto risolto), ma sarebbe certamente potuta andare peggio, considerando la disastrosa tradizione tutta italiana dei Click Day. Ciò che è importante sottolineare è come il debutto non abbia rappresentato un punto d’arrivo, il raggiungimento di un traguardo, ma il primo step di un percorso di prospettiva e legato a doppio filo a IT-Wallet.

IT-Wallet: primo step, il lancio di Documenti su IO

Documenti su IO non è IT-Wallet, va chiarito, nonostante i due appellativi siano spesso stati affiancati, talvolta sovrapposti, fin da quando si è iniziato a discuterne intorno alla metà del 2023. La prima è la funzionalità, il secondo è invece il sistema su cui poggia, quello che il decreto 19/2024 definisce come il Sistema di portafoglio digitale italiano, istituito con l’obiettivo esplicito di valorizzare e rafforzare l’interoperabilità tra le banche dati pubbliche, attraverso la Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND) … nonché di favorire la diffusione e l’utilizzo di servizi in rete erogati da soggetti pubblici e privati.

Una dichiarazione d’intenti che già anticipa quelli che saranno i prossimo step evolutivi del progetto, citando direttamente sia il potenziale coinvolgimento di tutti gli enti aderenti alla Piattaforma Digitale Nazionale Dati (oltre 7.600 secondo i numeri ufficiali) sia i soggetti privati.

In arrivo altri documenti e non solo

Lo avevamo già messo nero su bianco su queste pagine con un articolo di ottobre. Anzitutto, ai documenti digitali che è possibile caricare oggi all’interno dell’app IO (patente di guida, tessera sanitaria e carta europea della disabilità) se ne aggiungeranno altri.

Quali? La carta di identità, forse già entro la prima parte del 2025. Toccherà poi alla tessera elettorale, mentre per il passaporto sarà necessario passare da un iter d’approvazione per forza di cose più complesso. Sul fronte internazionale, si attende di capire come andrà a concretizzarsi l’approccio europeo all’interoperabilità tra i portafogli digitali dei singoli paesi.

Ancora, in relazione alle Pubbliche Amministrazioni, il sistema IT-Wallet mira a integrare il supporto per i certificati anagrafici e per il fascicolo sanitario elettronico. Mettendo un piede nel settore privato, invece, potrebbe includere nella stessa app anche la firma digitale e servizi come gli abbonamenti di ogni tipo (dai trasporti alla palestra) oltre ai biglietti per l’ingresso agli eventi (teatri, cinema, stadi e così via).

L’incognita del privato e il caso SPID

Molto dipenderà dal tasso di adesione. Potrebbe replicarsi una dinamica simile a quella già vista con SPID, che pur supportando fin della prime fasi dell’iniziativa l’inclusione dei servizi privati, oggi ne registra solo 211, a testimonianza di un interesse mai realmente capace di decollare.

Per approfondire cosa ancora manca sul fronte legislativo alla piena maturazione del progetto IT-Wallet, rimandiamo all’approfondimento pubblicato da Il Sole 24 Ore con riferimenti specifici ai decreti necessari.

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Pubblicato il
13 dic 2024
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