Discutere di fondamentali quando sul tavolo c’è il Dogecoin è qualcosa di estremamente polarizzante, più di quanto non succeda con qualsiasi altra criptovaluta. Il DOGE, infatti, nasce da un meme e vola sulle ali della speculazione come e meglio di una bollicina di valore. Una piccola grande bolla che non si nasconde e che rinvia la propria legittimazione ad un momento successivo, accumulando nel frattempo scommesse, endorsement e influencer. Elon Musk ne è stata l’incarnazione per lungo tempo ed ora, proprio quando il DOGE sembrava uscire dal palcoscenico principale, ecco che è ancora una volta lo stesso Musk a riposizionarlo nelle posizioni che contano.
La domanda può dunque essere posta in ottica speculativa tanto a chi crede nel Doge come alla criptovaluta del futuro, come a quanti l’hanno già seppellita come meme del passato: può essere il momento giusto per acquistare DOGE?
DOGE in chiaroscuro
Proviamo a guardare al DOGE in prospettiva. Oggi è la dodicesima criptovaluta più capitalizzata, stretta nella morsa tra Binance USD e Polkadot. La sua grande ascesa è iniziata un anno fa, quando improvvisamente è passata da meno di 0,1 dollari a quasi 0,7 dollari, per poi scendere rapidamente fino a tornare pressoché al punto di partenza. Oggi il DOGE vale 0,14 dollari circa: il doppio rispetto al marzo scorso, la metà rispetto a settembre, il 20% in più rispetto ad un mese fa, il 10% in meno rispetto a ieri. Adrenalina pura, insomma, per investitori impavidi che non temono le montagne russe.
Questa caratteristica fa del DOGE un asset perfetto per la speculazione, purché se ne intuisca il momento d’entrata ideale. Ci sono alcuni indizi che potrebbero suggerire nuove scalate a breve termine, ma ognuno potrà fare le proprie valutazioni. Insieme, infatti, bisogna mettere tasselli quali:
- l’entrata di Musk nell’azionariato Twitter ha immediatamente scosso il DOGE, lasciando intuire la sensazione di molti per cui questo fattore potrebbe innescare nuove fibrillazioni;
- la proposta di Musk di introdurre la valuta come forma di pagamento sul social network ha aperto prospettive che al momento non trovano però riscontro
- la rinuncia di Musk ad una posizione nel Board of Director di Twitter lo ha teoricamente escluso dalla sala dei bottoni, pur se il CEO ha già ampiamente asserito di voler ascoltare ogni proposta proveniente dal primo degli azionisti
In tutto ciò il DOGE resta tra le valute preferite di Musk (tanto da farne volare il logo in cielo durante un evento teoricamente dedicato esclusivamente al mondo Tesla) e tutto ciò mentre il suo valore è in calo dell’80% rispetto ai massimi registrati 11 mesi or sono. Basterebbe una minima scintilla per autorizzare scommesse, ma in quel caso ogni ora di ritardo sarà già una perdita: investire sul DOGE, insomma, potrebbe voler dire entrare ora, prima che l’effetto Musk/Twitter possa davvero scatenarsi, in attesa che le buone notizie possano deflagrare.
Inutile cercare motivazioni nei fondamentali o in grafi sull’andamento del valore: qui in ballo c’è molto di più sulla base di molto meno e parlare di “scommessa” è ben più aderente al vero di quanto non lasci intendere il termine “investimento”.