Senza alcun dubbio è Dogecoin è la moneta virtuale che più ha suscitato interesse nell’ultimo periodo, capace in un certo senso persino di eclissare Bitcoin nel momento in cui la criptovaluta per eccellenza ha fatto segnare un nuovo valore record (salvo poi flettere). A spingerla un certo Elon Musk e l’organizzazione di eventi virali come l’odierno DogeDay. Tutto rose e fiori? Non proprio, almeno stando a quanto sostiene Akand Sitra di TRM Labs, società di San Francisco attiva sul fronte della lotta alle frodi finanziarie.
L’analisi su DOGE e wallet: rischio bolla
In un post su LinkedIn pubblicato nei giorni scorsi, senza ricorrere a giri di parole, ha definito DOGE una truffa, prevedendo inoltre una bolla destinata a esplodere entro la fine di quest’anno, provocando di conseguenza una rovinosa caduta improvvisa del prezzo. Per quale motivo?
Dogecoin è una truffa. Una giovane truffa di tipo “pump-and-dump” che costituisce una macchia sulla reputazione dell’intera l’industria crypto. La bellezza della blockchain è che tutte le transizioni si trovano in un registro aperto e una semplice analisi on-chain mostra i seguenti risultati.
Ecco quanto emerso dalla sua analisi delle transazioni associate.
- Il 65% di tutti i Dogecoin sono conservati in soli 98 wallet nel mondo;
- il singolo wallet più ricco possiede il 28% di tutti i Dogecoin;
- 5 wallet controllano il 40% dei Dogecoin.
Il rischio è che i pochi paperoni oggi in controllo di gran parte del valore, una volta cresciuto a sufficienza, decidano di vendere gli asset in loro possesso generando un forte profitto istantaneo, ma al tempo stesso provocando un immediato crollo del prezzo. E lasciando tutti gli altri a raccogliere i cocci.
In risposta a uno dei commenti ricevuti, Sitra afferma di non essere un professionista titolato per consigliare o sconsigliare investimenti in DOGE, limitandosi a voler fornire un’informazione essenziale per comprendere le dinamiche alla base della criptovaluta e dei suoi scambi.
Il protocollo blockchain di Dogecoin è basato su quello di Luckycoin, a sua volta scisso da Litecoin. Utilizza un semplice algoritmo Scrypt e non prevede un numero massimo di valute digitali creabili, con la conseguenza che non esiste un limite massimo alla capitalizzazione. L’intervallo tra i blocchi è di un minuto, molto più veloce rispetto alle altre criptovalute. Nel 2020, il valore di Dogecoin è aumentato del 600%. Si può monitorare il prezzo di DOGE su eToro, una tra le migliori piattaforme di trading su criptovalute, su cui investire in azioni.
Come sempre, il rischio volatilità è da tenere in considerazione prima di rompere il salvadanaio e convertire tutti i propri risparmi su un exchange.