Nel corso di una deludente relazione sugli utili, che ha fatto precipitare le azioni di Tesla di oltre il 7%, Elon Musk ha lanciato una nuova, audace sfida. Il CEO di Tesla, infatti, ha annunciato l’intenzione dell’azienda di intensificare lo sviluppo del supercomputer Dojo, con l’ambizioso obiettivo di competere con il colosso dei chip Nvidia.
Musk ha evidenziato l’importanza di far decollare il progetto Dojo, considerando l’elevata domanda e i prezzi proibitivi delle GPU di Nvidia.
Le promesse grandiose di Musk… una vecchia abitudine
Non è certo la prima volta che il vulcanico imprenditore si lascia andare a dichiarazioni altisonanti sulle potenzialità delle sue tecnologie, senza avere la certezza di poter raggiungere i risultati sperati. Dojo, il supercomputer progettato per potenziare la tecnologia di guida autonoma di Tesla, era stato menzionato per la prima volta da Musk nel lontano 2019. Nonostante gli ingenti investimenti della società, gli esperti del settore concordano sul fatto che, al momento, Dojo non sia ancora in grado di rivaleggiare con Nvidia.
Tesla punta sull’AI per un nuovo slancio di crescita
Gli investitori più fiduciosi, come Dan Ives di Wedbush, sono convinti che Tesla sia sul punto di inaugurare un nuovo, entusiasmante capitolo della sua storia di crescita, grazie agli investimenti nell’intelligenza artificiale. Tuttavia, pur riconoscendo le grandi ambizioni di Musk per il progresso dell’AI, Ives ritiene che questa visione sia ancora lontana dal concretizzarsi.
Nvidia, il gigante incontrastato delle GPU
Fondata nel 1993, Nvidia domina incontrastata il mercato, forte di una capitalizzazione di ben 2,78 trilioni di dollari. Le sue GPU sono talmente richieste che il CEO Jensen Huang ha dovuto rassicurare gli analisti sulla capacità dell’azienda di allocarle in modo equo. Roey Kosover di FinYX Fund SPC stima che, al momento, Dojo abbia una capacità di calcolo inferiore di circa un decennio rispetto a quella di Nvidia, che vanta un impressionante track record di continua evoluzione ed espansione.
Dojo, una scommessa sul futuro delle reti neurali
Secondo Kosover, il vantaggio di Dojo potrebbe risiedere nella sua imponente architettura a matrice, perfettamente allineata con la direzione in cui si prevede che evolveranno le reti neurali in futuro. Sembra che Musk stia puntando sul fatto che Dojo si troverà nella posizione ideale per cavalcare le prossime ondate di innovazione, con la possibilità di insidiare il primato di Nvidia nel giro di pochi anni.
Tuttavia, non si può ignorare la straordinaria capacità di Nvidia di anticipare le tendenze del mercato, che potrebbe portarla a sviluppare soluzioni simili prima ancora che Dojo raggiunga la piena maturità.
Durante la telefonata con gli investitori, Musk ha ammesso che, in passato, le sue previsioni si sono rivelate eccessivamente ottimistiche. Nonostante i notevoli progressi ottenuti in svariati settori, dalla trasformazione delle auto elettriche in oggetti di culto all’innovazione nell’esplorazione spaziale, l’eclettico imprenditore non sempre è riuscito a rispettare le tempistiche annunciate per il debutto sul mercato delle sue idee visionarie.
Ne sono la dimostrazione il prototipo di Robotaxi, la cui presentazione è stata posticipata dall’8 agosto al 10 ottobre e la colonizzazione di Marte, prevista inizialmente per il 2024. Elon Musk, infatti, ha rivisto i suoi programmi e recentemente ha annunciato di voler trasportare un milione di persone sul Pianeta Rosso per creare una città su Marte entro il 2050. Come al solito, chi vivrà vedrà…