Manca solo la conferma ufficiale, ma è quasi certo che per la prima volta in otto anni il prezzo dei domini .com aumenterà in modo significativo, fino quasi a raddoppiare. I 7,85 dollari stabiliti nel 2012 potrebbero diventare 13,50 dollari entro i prossimi dieci anni, con un incremento massimo del 7% ogni dodici mesi. Si attende solo il via libera da parte di ICANN e Verisign (società statunitense che ne gestisce l’assegnazione) potrà far scattare i rincari.
I domini .com costeranno di più
È bene precisare che oggi nessuno paga solo 7,85 dollari per la registrazione di un dominio di secondo livello (nomesito.com). Si tratta della spesa chiesta ai registrar, che a loro volta vi applicano extra per commissioni e servizi aggiuntivi, confezionando così il pacchetto venduto infine all’acquirente finale. L’impennata dei prezzi potrebbe essere messa in pausa nel periodo 2024-2025, ma autorizzata per il resto del decennio fino al 2029.
A far scattare l’aumento il rinnovo di un accordo siglato nel novembre 2018 da Verisign e dall’agenzia National Telecommunications and Information Administration (Dipartimento del Commercio USA) per regolare il processo di attribuzione dei domini .com. Intervenuto sulla questione anche Göran Marby, CEO ICANN, con l’obiettivo di sottolineare come l’ente non abbia alcun potere sulla definizione dei costi, delegata invece alle autorità statunitensi.
Insomma, sarebbe stato tutto già deciso quasi un anno e mezzo fa, ora manca solo l’ufficialità. Fino a domani (venerdì 14 febbraio) rimarrà comunque aperto un confronto pubblico sul tema, aperto a tutti, poi entro marzo sarà resa nota la decisione finale. Tra le ragioni che hanno spinto a definire i nuovi termini dell’accordo, secondo Washington, un mondo online in costante mutamento per via della crescita delle piattaforme social e l’avvento della possibilità di registrare TLD (domini di primo livello) come ***.nomeazienda.