Per dura e imminente che possa essere la Brexit (la data del 1 novembre 2019 è ad oggi quella considerata come attendibile) emerge almeno un elemento di tranquillità per quanti stanno seguendo da vicino i possibili scenari che seguiranno la fuoriuscita del Regno Unito dall’UE: la questione dei domini .eu potrebbe risolversi nel migliore dei modi per i cittadini europei che vivono oltre la Manica.
.eu, la residenza non conta
A comunicare la novità è direttamente l’EurID, l’ente incaricato di gestire la registrazione dei nomi di dominio europei: si fa appello ad una decisione della Commissione Europea e si annuncia che i cittadini europei che vivranno nel Regno Unito dopo la Brexit potranno tenere e utilizzare i domini .eu già registrati, senza colpo ferire.
Viene dunque invertita la precedente decisione che andava in direzione contraria: siccome la residenza era un requisito necessario per poter possedere un dominio .eu, ciò avrebbe fatto decadere tutti i domini .eu di quanti, pur cittadini europei, avessero deciso di vivere nel Regno Unito dopo la separazione. La nuova decisione, stralciando il requisito della residenza, dipana invece ogni dubbio e toglie molte castagne dal fuoco. Così facendo si rasserena la situazione attorno a molti domini .eu e si chiarisce una questione che avrebbe rischiato di aggiungere ulteriore caos alla già complessa situazione che potrà venirsi a creare quando e se la Brexit avrà definitivamente luogo.