Chiamato a pronunciarsi su un caso di dominio .eu conteso, un consulente legale della Corte di Giustizia Europea ha sostenuto che i succulenti domini riconducibili all’UE non possono essere assegnati ad aziende o organizzazioni che fanno “business” da tutt’altra parte.
Il caso è quello che coinvolge Walsh Optical, azienda statunitense proprietaria del trademark “Lensworld” in Belgio, Olanda e Lussemburgo interessata a controllare il corrispondente dominio lensworld.eu : per raggiungere lo scopo Walsh Optical si è servita della società di consulenza belga Bureau Gevers, che si è fatta intestare il dominio per conto e a favore dell’azienda USA.
Il caso è finito davanti alla Corte di Giustizia di Bruxelles grazie all’iniziativa di Pie Optiek, rivenditore di ottiche belga che ha provato a registrare lensworld.eu in seguito a Walsh Optical: “Solo aziende e organizzazioni con base nell’Unione Europea possono richiedere un dominio .eu “, ha stabilito il consulente legale della Corte, perché il TLD europeo è pensato per “creare un nesso chiaramente identificabile con la UE, con il quadro normativo di quest’ultima e con il mercato europeo”.
Per contro, l’iniziativa di “registrazione” del dominio lensworld.eu da parte di Bureau Gevers viene identificata come non legalmente idonea perché compiuta a favore della statunitense Walsh Optical in quello che risulta essere un vero e proprio “contratto per la fornitura di servizi”.
Alfonso Maruccia