Domini .it, il cuore che pulsa nell'Italia che riparte

Domini .it, il cuore che pulsa nell'Italia che riparte

Registro .it ha fotografato la risposta dei professionisti e imprenditori alla pandemia partendo dai domini .it: Digitali per Caso, consigli per ripartire.
Domini .it, il cuore che pulsa nell'Italia che riparte
Registro .it ha fotografato la risposta dei professionisti e imprenditori alla pandemia partendo dai domini .it: Digitali per Caso, consigli per ripartire.

Azienda, qual è la tua identità? Professionista, a chi stai proponendo i tuoi servizi? Punti interrogativi di questo tipo sono piovuti sul capo di migliaia di aziende e liberi professionisti che, improvvisamente a nudo di fronte all’enigma della pandemia, hanno dovuto immediatamente (quasi violentemente) dovuto fare i conti con un contesto mutato che ne ha messe in luce tutte le fragilità. Quanti avevano ben operato in precedenza si sono trovati di fronte importanti opportunità; molti altri hanno dovuto invece reinventarsi e per farlo sono partiti tutti dal medesimo passo: registrare un dominio .it che potesse contraddistinguere, definire, identificare.

Grazie ai dati del Registro .it possiamo ora valutare non soltanto l’andamento dei nomi a dominio in Italia, ma anche il riflesso di un comparto imprenditoriale che ha dovuto cercare una immediata risposta ad una domanda che non si era mai posta, né aveva mai immaginato.

Il .it è stato la risposta alla pandemia

I dati disponibili nel report del Registro .it (pdf) relativo al primo quarter del 2021 sono chiari:

La pandemia, di fatto, ha accelerato il processo di transizione digitale, ha modificato radicalmente le abitudini e lo stile di vita di tutti noi e la Rete è diventata la nostra migliore alleata per poter lavorare, studiare, acquistare e trascorrere il tempo libero. Per molte imprese e liberi professionisti Internet si è rivelato un’opportunità per riuscire a far fronte alla crisi economica, anche se, in moltissimi casi, si è trattato di una scelta pressoché obbligata. L’analisi ha evidenziato che, nel corso del 2020, vi è stato un aumento significativo delle nuove registrazioni (592.821), pari al 13,25% in più rispetto al 2019 (523.449).

Aprile 2020 è stato l’apice di questa parabola, con un aumento del 40% delle registrazioni rispetto all’anno prima: effetto lockdown, insomma, su aziende che stavano cercando nella rete un’opportunità per continuare ad operare. La storia degli ultimi mesi ce lo racconta con chiarezza: questa scelta ha premiato gran parte di coloro i quali hanno saputo abbracciare con rapidità questo processo di cambiamento e tutto ciò che impone: un dominio .it, nuovi sistemi di pagamento, presenza sui social network, assistenza online. Il .it è la punta di un iceberg fatto di opportunità, il punto di partenza verso un percorso nuovo e potenzialmente ricco, ma soprattutto l’incipit per meglio definire il proprio modo di stare sul mercato.

Registrazione domini .it: statistiche del Registro.it

La risposta è stata però molto differenziata. Nel 2020 sono cresciute soprattutto le registrazioni da parte di liberi professionisti (evidentemente il segmento precedentemente più in ritardo su questo fronte), addirittura con un +113% tra aprile 2019 e aprile 2020. Inoltre molte imprese sono rimaste ferme al palo, impossibilitate a fornire una risposta “digitale” in virtù di un gap culturale che spesso ha reso le PMI più tradizionali cieche alle opportunità disponibili.

Questo sottobosco imprenditoriale, un tempo florido in quel che era il mercato del passato, non compare nel report del Registro .it: sono le aziende che online non troveremo, sono i brand che su Google non potremo cercare, sono le imprese che non riusciremo a raggiungere. Sono gli invisibili, coloro i quali non hanno ancora percepito come vitale la necessità di farsi trovare, farsi conoscere ed aprire le porte a quanti stanno cercando proprio la loro esperienza. Sono frange di mercato a rischio, perché non hanno ancora ben compreso che dietro l’angolo ci sono opportunità del tutto vitali, irrinunciabili.

Digitali per caso

Quanti brand non hanno compreso quanto valore hanno ancora da esprimere? Non tutti hanno infatti in house competenze e consapevolezza necessari per compiere un passo simile. Il progetto Digitali per Caso nasce proprio per rispondere a questo tipo di aziende, cercando di fornire loro l’incipit per una riflessione: cosa potrebbe succedere se solo il brand provasse a compiere un passo verso la Rete, verso nuovi mercati, verso clienti che ancora non conosce né forse sa intercettare?

Affidandosi alla simpatia di Patrizio Roversi, Digitali per Caso ha incontrato lungo tutto il 2020 quelle aziende, quei professionisti e quegli imprenditori che, proprio grazie al Web, hanno trovato una propria nuova identità. Identità, esatto: un nuovo modo di essere prima ancora che un nuovo modo di fare. Gelaterie e serramenti, tartufi o giocattoli, ostriche e farmacie: non conta il settore, ma conta la capacità di intuire cosa un dominio .it possa rappresentare per un nuovo modo di fare mercato, farsi conoscere, intercettare un nuovo pubblico e cercare una ripartenza al di là degli alti e bassi dell’economia.

Digitali per Caso: tutte le storie

Digitali per Caso vuole essere un incoraggiamento e uno spunto di riflessione: se ce l’hanno fatta loro, perché non provarci? Perché gettare alle ortiche una opportunità proprio nel momento in cui un’opportunità è la cosa più preziosa che si possa trovare? Piccole pillole video che raccontano grandi storie di successo, nate tutte nel microcosmo di una piccolissima attività diventata qualcosa di ben più grande grazie al Web, grazie al digitale, grazie ad un percorso iniziato con il passo di registrare un dominio .it.

Digitali per caso o per necessità, per intuizione o per capacità, in ogni caso digitali: presenti laddove il mercato lo richiede, vivi laddove il mercato sta bussando. Nei racconti voluti dal Registro .it c’è il cuore che pulsa di un’Italia che guarda oltre l’ostacolo: digitale per caso, o per vocazione, o forse semplicemente come massima espressione di una congenita virtù.

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Pubblicato il
5 lug 2021
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