Un nuovo dominio .ly subisce le conseguenze, anche se imparagonabili con quelle reali, della guerra in Libia: il servizio email Letter.ly ha perso il suo dominio .ly e cambiato indirizzo.
Il regime libico aveva dato il via ad una campagna di moralizzazione con cui venivano banditi i nomi a dominio con suffisso .ly ritenuti contrari alla Sharia, e il NIC.ly , il registro responsabile dell’assegnazione degli indirizzi libici di primi livello (TLD) fra i primi aveva tagliato il servizio di short url Vb.ly , che pur non contenendo nulla (si tratta di un servizio che si limita a reindirizzare) si pubblicizzava come “sex-positive”, ospitava link a questo genere di materiale e mostrava in home page la blogger Violet Blue .
Tutto questo aveva spinto i gestori a ritenere che quella di Tripoli fosse una scelta dettata non tanto dalla morale quanto dalla volontà di recuperare, con qualsiasi scusa, i domini più corti per utilizzarli sul territorio locale: con questo presagio avvertiva i suoi omologhi Bit.ly e Ow.ly .
Il motivo che ha costretto il servizio email ad abbandonare Letter.ly per Letterly.net , tuttavia, è meno religioso e più drammatico: sarebbe la conseguenza del perdurare della guerra e i suoi effetti sul territorio che gli avrebbero impedito di rinnovare l’abbonamento al dominio.
Sembrerebbe tuttavia che non si tratti di un problema direttamente collegato con NIC.ly o con il governo libico, ma con l’agenzia attraverso cui Letter.ly gestiva il dominio. Bit.ly, per esempio, ha riferito che tre dei cinque server che gestiscono i domini .ly hanno sede fuori dalla Libia e sono quindi fuori pericolo .
Claudio Tamburrino