Mancano 90 secondi alla mezzanotte. Questo è l’orario indicato sul Doomsday Clock creato nel 1947 dal Bulletin of the Atomic Scientists per avvertire l’umanità del pericolo imminente, ovvero l’apocalisse. L’orologio non ha mai segnato un orario così vicino alla catastrofe globale. All’inizio di marzo 2022, le lancette erano state spostate a 100 minuti dalla mezzanotte. In meno di un anno, la situazione è peggiorata.
90 secondi alla fine del mondo
Il Doomsday Clock viene aggiornato quando aumentano quattro tipi di rischi o pericoli: nucleare, climatico, biologico e tecnologico. Secondo gli scienziati dell’Università di Chicago, la guerra in Ucraina rappresenta il motivo principale che ha avvicinato la Terra all’apocalisse. La Russia continua a parlare di escalation, minacciando l’uso di armi nucleari. La fornitura di carri armati all’esercito ucraino potrebbe peggiorare la situazione.
Anche Corea del Nord e Iran continuano ad investire nei loro programmi nucleari, così come Pakistan e India. Gli scienziati temono inoltre l’uso di armi chimiche e batteriologiche. Le lancette del Doomsday Clock sono state spostate in avanti anche a causa della crisi climatica. Sono infatti sempre più frequenti gli eventi atmosferici estremi (ad esempio temperature elevate in estate e inondazioni in inverno).
Un altro pericolo è rappresentato dalle pandemie, come quella del COVID-19. Il virus circola ancora e le sue varianti possono diventare più resistenti ai vaccini. Infine c’è sempre il rischio tecnologico, principalmente quello associato alla disinformazione.
Quando è stato creato nel 1947, il Doomsday Clock segnava 7 minuti alla mezzanotte. La speranza è che le lancette possano essere spostate all’indietro. Alla fine della Guerra Fredda (1991), l’orologio segnava 17 minuti alla mezzanotte.