Dove osano le botnet

Dove osano le botnet

Creare una mappa dei PC non morti. Conoscere i rischi che si nascondono nei meandri della rete. La parola all'esperto
Creare una mappa dei PC non morti. Conoscere i rischi che si nascondono nei meandri della rete. La parola all'esperto

Il grosso degli zombie si trova in Nordamerica, Sudamerica, Europa e in Russia. Lo annuncia al Mondo Jose Nazario , celebrato esperto di sicurezza nonché senior software engineer di Arbor Networks. A suo dire è lì che si nasconde lo zoccolo duro delle botnet , le enormi reti di PC sotto il controllo dei cattivoni del cyberspazio. A creare armate di zombie, i PC infetti appunto, non è però soltanto il chiacchieratissimo Storm Worm , quello è solo la punta dell’iceberg: in rete, purtroppo, circola molto di più.

Nazario pone l’accento sulle differenze che contraddistinguono le varie gang che controllano le diverse aree geografiche: quelle europee e nordamericane gestiscono essenzialmente botnet in affitto , a disposizione del migliore offerente per fare soldi in ogni modo possibile . Ad esempio rubando informazioni preziose, come password bancarie e numeri di carta di credito, dai PC vittima.

Discorso diverso in Sudamerica: qui dominano la scena i cracker brasiliani, che si concentrano soprattutto sul furto interferendo con le operazioni bancarie online e il commercio elettronico. Due nomi spiccano sugli altri, quelli delle due crew note come TeamUSA e Peruvian Power : nomi che non suonano familiari, pur essendo considerati i responsabili di molti crimini.

Le botnet russe, invece, si concentrano sugli attacchi DDoS : una circostanza peculiare quella che vede la creazione di botnet specializzate , visto che generalmente si preferisce realizzare sistemi general purpose . Qui la fa da padrone Black Energy , una rete messa in piedi da una banda locale che offre servizi a partire da poco meno di 30 euro.

Si salva la Cina : nonostante il boom dell’informatizzazione di massa, al momento nella Repubblica Popolare non sembrano prosperare allevamenti di zombie, sebbene le macchine pechinesi si facciano notare per ragioni del tutto diverse sullo scacchiere telematico internazionale.

I consigli per proteggersi dai cattivoni sono sempre gli stessi: antivirus (aggiornato), e occhi aperti su dove si naviga e cosa si scarica.

Luca Annunziata

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Pubblicato il
6 dic 2007
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