A volte può capitare di dover eseguire, sul proprio sistema GNU/Linux, un programma disponibile soltanto per Windows. In genere si risolve il problema con Wine. Altre volte si ha la necessità di utilizzare una app Android: molti servizi oggi sono offerti proprio da queste app, ma l'utilizzo su smartphone e tablet può essere scomodo e un PC offre certamente uno schermo più grande e maggiore versatilità. Spesso, si cerca di risolvere il problema con una macchina virtuale, ma è una soluzione scomoda, lenta e pesante. Per fortuna esiste una soluzione meno nota al grande pubblico ma più pratica: i container . Per dirla semplice, se una macchina virtuale emula un interno computer, il container emula soltanto il sistema operativo. Il risultato è meno impegnativo in termini di risorse del computer host (CPU, RAM, e disco rigido) e più comodo quando si vuole soltanto eseguire una semplice applicazione. Varie applicazioni possono essere realizzate e distribuite sotto forma di container, e per chi vuole eseguire delle app Android la soluzione si chiama AnBox . Il suo container offre un ambiente Android minimale, all'interno del quale è possibile instalalre e eseguire app coem si farebbe su un qualsiasi smartphone o tablet. Il progetto è ancora in fase alpha, ma è già piuttosto fruibile.
AnBox viene fornito come pacchetto Snappy, con un installer. Per ottenerlo bisogna quindi dare il comando
snap install --classic anbox-installer && anbox-installer
l'installer comincerà a eseguire le varie procedure necessarie per configurare il sistema Android. Non dovrebbe chiedere altre informazioni al di là di una conferma inziale.
Nel menù dei programmi dovrebbe ora essere disponibile l'Anbox Application Manager, che permette di avviare le varie applicazioni installate nel sistema Android. Se è la prima volta che si utilizza questo strumento, conviene cliccare su Settings per vedere la classica interfaccia delle impostazioni di un qualsiasi dispositivo Android.
Quando si avvia una applicazione, la sua interfaccia apparirà all'interno di una finestra: questo rende possibile l'interazione con le app allo stesso modo dei normali programmi installati nativamente su Ubuntu. Se si vuole installare una applicazione, basta procurarsi il suo APK scaricandolo dal web (l'applicazione WebViever è un semplice browser utile proprio per interagire).