Artisti si nasce, pittori digitali si diventa. Dall’aspetto e funzioni simili ai vecchi e blasonati “Corel” Painter , anche questo piccolo e semplice programma di disegno pittorico riesce a regalare emozioni e colori a go-go.
ArtWeaver simula tecniche e strumenti di disegno e pittura (carboncino, olio, pennarelli, aerografo e tantissimi altri!) da utilizzare per imbrattare tele virtuali, lasciando scorrere il fluido d’artista nel filo del mouse fino alla creazione di opere d’arte digitali.
L’interfaccia è chiara, in italiano, pulita ed intuitiva (vedi schermata allegata) nonostante la quantità di strumenti ed opzioni disponibili per ognuno di essi. È composta da varie finestre che possono essere visualizzate o meno, a seconda dei bisogni, lasciando più spazio di manovra al pennello. Ogni singolo strumento di pittura e disegno può essere modificato in tantissimi modi, agendo su molti parametri ed opzioni. Si può disegnare su livelli sovrapposti, funzione molto utile ad esempio nel classico caso di “ricalco” su una fotografia o un disegno a mano libera passato allo scanner ed utilizzato come base su ArtWeaver.
Agli strumenti di disegno vero e proprio si affiancano i classici strumenti di fotoritocco e modifica delle immagini (taglia, incolla, riempi di colore, ridimensiona etc), compreso un buon set di filtri applicabili previa anteprima dell’effetto ottenuto e modifiche globali sul disegno in corso (luminosità, contrasto, livelli di colore etc).
È possibile anche aggiungere livelli di testo modificabile, scegliendo qualsiasi tipo di carattere, colore e dimensione, e visto che ogni livello può sovrapporsi agli altri in tanti modi differenti (come in Photoshop e simili) gli effetti e le combinazioni possibili sono veramente infinite e fanno di ArtWeaver qualcosa di più di un semplice programma per scarabocchiare.
Ma il primo istinto è quello, soprattutto se utilizzato insieme ad una tavoletta grafica che può dare ad ogni tratto disegnato una differente intensità.
Nonostante il programma sia distribuito ancora come versione “0.4”, e quindi ancora in fase di sviluppo, appare maturo e solido. Può aprire file grafici di molti tipi (BMP, JPG, GIF, PSD, TIFF etc) e salvare in tanti formati compreso PDF e PSD di Photoshop (ma senza livelli separati…). Una completa guida in linea illustrata spiega nei dettagli ogni singolo strumento, e anche qualche trucco per rendere più realistica una realizzazione simil-pittorica, ad esempio utilizzando differenti tipi di carta e tessuto o personalizzando gli strumenti a disposizione.
ArtWeaver comunque salva i propri lavori in un formato proprietario, così come i plug-in di espansione (per il momento solo annunciati): il formato non è utilizzabile su altri programmi. Per la versione italiana occorre scaricare un piccolo file a parte, rintracciabile sempre nella pagina dei download.
Se questa è una versione 0.4 c’è da scommettere che la versione definitiva 1.0 darà filo da torcere a tutti i programmi gratuiti dello stesso tipo.
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Project Dogwaffle
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