Si tratta di un’altra applicazione per svolgere backup del proprio sistema. Come è noto le operazioni che servono a mettere al sicuro da crash i propri dati sono fondamentali ma non sempre semplicissime: tutto dipende dal numero di macchine coinvolte, dalla criticità dei dati, dalle tempistiche con cui vengono memorizzate e da altri fattori. Eppure, tutti – non solo realtà grandi ma anche singoli professionisti che lavorano con il proprio portatile – dovrebbero disporre di una strategia di backup affidabile che, in qualunque momento si verifichi un problema, possa dare garanzie sui dati salvati. Applicazioni come Back in Time si rivolgono proprio a chi non sente di avere capacità, preparazione e tempo necessari per organizzare un backup articolato ma vuole comunque dormire sonni tranquilli.
Per organizzare il proprio backup sarà sufficiente decidere tre cose: dove salvare le copie, cosa copiare dal proprio sistema e ogni quanto l’operazione deve essere svolta (manualmente o automaticamente ad intervalli di tempo fissati).
Per una migliore usabilità il programma dispone di interfaccia grafica fornita per i più comuni ambienti desktop del Pinguino come KDE e Gnome.
Può essere installato compilando i sorgenti oppure scaricando pacchetti di installazione. Ad esempio, per Ubuntu può essere ottenuto dai repository di sistema con uno dei seguenti comandi: sudo apt-get install backintime-gnome oppure sudo apt-get install backintime-kde .
Come spiegato nell’attuale pagina del progetto su GitHub esiste anche la PPA (private package archive) ppa:bit-team/stable che può essere aggiunta al proprio elenco di repository da cui si può recuperare una versione stabile per Qt4.