Nelle botti piccole c’è il vino buono e nei giochi semplici forse la vera giocabilità di un tempo, quando bastavano due beep, due marzianetti, una pallina gialla che mangiava palline blu e fantasmini, fino ai mattoncini russi colorati da incastrare.
Biniax, ci tengono a dirlo ed è vero, non è nè un clone nè un remake, anche se una certa somiglianza col gioco del domino c’è. Mattoncini colorati bicolore scendono inesorabili dall’alto dello schermo fino a riempirlo, e l’unico modo per fermare l’avanzata consiste nel “mangiare” i pezzi associandoli al colore del proprio cursore.
In parole più semplici, ad esempio, si comincia la partita con un mattoncino rosso. Con il rosso si possono “mangiare” solo i mattoncini che contengono anche il rosso (es: rosso e blu, rosso e verde, rosso e giallo, rosso e rosso etc etc) ed una volta che ha mangiato e digerito, il mattoncino assume la colorazione del resto del mattoncino appena mangiato. Insomma se si mangia col rosso un mattoncino rosso-giallo.. il proprio mattoncino diventa giallo, e quindi bisogna correre a cercare un giallo- e-qualche-cosa per cambiare ancora colore e continuare l’abbuffata.
Se ancora non è chiaro… la schermata allegata a questa scheda mostra una breve sessione di gioco (un po’ a scatti: è una gif animata!)
Semplice e perverso, perché una mangiata sbagliata può lasciare con un colore inutilizzabile, e far così finire la partita. Ogni “mangiata” va fatta quindi in previsione di quella successiva, ed il tutto avviene in una frenetica e adrenalinica corsa contro il tempo: inesorabilmente nuove ondate di mattoncini continuano a cadere come grandine.
Sfruttando una logica simile a quella del domino, insomma, i pezzi bicolore vanno mangiati per assonanza di colore, cercando di trascinare la partita il più a lungo possibile e di non “incartarsi” mai con un colore non presente e non accessibile in quel momento. Perchè il cursore ovviamente può solo toccare e mangiare i mattoncini a portata di mano, non può raggiungere mattoncini circondati da altri mattoncini…
Semplice da capire, difficile da giocare a lungo, Biniax è un gioco veramente multipiattaforma visto che è disponibile oltre che per Windows e Linux anche per Sega Dreamcast, per i cellulari Nokia, N-Gage e altri dispositivi Symbian. Ne esiste una versione in Python anche per MacOS e BeOS; evidentemente Jordan Tuzsuzov, mente e braccio creativo del giochino, vuol far venire il mal di testa ed il nervosismo a tutti su qualsiasi dispositivo con il suo rompicapo adrenalinico! Beh, ci è riuscito.
Biniax non ha neanche bisogno di installazione, ed è quindi anche trasportabile e giocabile da una chiavetta USB o su un dischetto floppy.