Più che una questione di privacy, l’uso di un software come CCleaner è una questione di pulizia del sistema. In effetti, anche Android si “sporca” parecchio lavorando ma, in fin dei conti, lo fa per noi, per favorire la nostra user experience. Molto spesso i programmi conservano dati temporanei sotto forma di cache per rendere più reattive le risposte nelle nuove interrogazioni. Poi c’è, oltre a questo, una mole di dati conservati dal browser, dai vari gestori di contenuti come il registro delle chiamate e poi ancora processi, informazioni copiate negli appunti e via dicendo.
CCleaner è conosciutissimo dagli utenti di PC. Anche su Android offre un elenco di tutte le possibili situazioni in cui cancellare dati eliminabili: spuntando le relative checkbox poste sulla destra è possibile disporne la pulizia.
In basso ci sono due tasti, Analizza e Pulisci : prima si svolgerà l’analisi che preventiverà la quantità di spazio che può essere recuperata su disco con la pulizia, poi si svolgerà la vera attività di cancellazione attivandola tramite il secondo comando.
Ad evidenziare quale effetto benefico abbia questo programma sulla nostra installazione Android, ci sono le barre in alto che evidenziano lo stato attuale dell’occupazione disco e della RAM. Quelli sono i primi punti in cui vedremo a cosa ha portato l’utilizzo di CCleaner: soprattutto se non l’abbiamo mai attivato o non lo usiamo da molto, non potremo non apprezzarne l’utilità.