Tanti e grandi schermi, tante e grandi foto, tanti e grandi desktop! Change Desktop è una comodissima e versatile utility che consente di gestire in maniera veramente completa immagini in sequenza sullo sfondo della Scrivania di OS X.
Cambiare fotografie sullo sfondo, anche in sequenza, già si può fare comodamente grazie agli strumenti di sistema, motivo per cui i creatori di questo freeware hanno cercato di aggiungere un gran numero di opzioni e personalizzazioni, per un completo controllo di quel che passa sotto gli occhi anche su più schermi, e su più Spaces.
Innanzitutto Change Desktop può gestire e mostrare album di iPhoto, di Aperture, o qualsiasi e cartella a scelta, anche miscelati tra di loro (es: due cartelle a scelta e un album di iPhoto, in sequenza mixata!). I dieci effetti di dissolvenze disponibili, da selezionare o scelti casualmente, accontentano tutti, anche se l’utilizzo di effetti CoreImage nello sfondo può far ansimare i computer meno recenti.
Molte opzioni sono riservate al ridimensionamento e posizionamento delle immagini mostrate, tenendo conto che il programmino tappezza le scrivanie multi monitor e dei differenti Spaces senza problemi. Interessante l’opzione relativa al colore di sfondo “intelligente”, che copre l’eventuale parte di desktop non coperta da immagini di dimensioni differenti.
Grazie a scorciatoie da tastiera personalizzabili, Change Desktop può cambiare sfondo a comando in qualsiasi momento, anche se si stanno eseguendo altre applicazioni, altrimenti la sequenza casuale o alfabetica va avanti automaticamente in base ad un intervallo di tempo configurabile da un minuto a 24 ore. La piccola iconcina del programma a fianco all’orologio di OS X consente di accedere alle Preferenze, di mettere in pausa il cambio-sfondo, di visualizzare il nome dell’immagine mostrata e di saltare all’immagine successiva con un clic.
Gestire gli album, le cartelle ed i file da far mostrare è molto semplice ed intuitivo, senza nessun limite al numero di cartelle gestibili dal programma contemporaneamente.
Non manca purtroppo qualche nota dolente: oltre alle alte richieste hardware purtroppo l’applicazione mostra qualche sfarfallamento quando si cambia Space, e su Leopard non fa una bella figura se è attivata la semitrasparenza della Barra degli strumenti. Piccoli problemini che si spera vengano risolti con le prossime versioni, tramite l’aggiornamento automatico di Change Desktop, anche se l’ultima versione disponibile purtroppo risale al lontano 2005, nell’era Pre-Leopard.