Un fedele remake di un appassionante classico puzzle digitale, che si chiama Deflektor in memoria e omaggio alla creatura di Costa Panayi, il creatore dell’originale per Spectrum e per altri vecchi computer finiti in soffitta.
Il motivo per cui un programmatore negli anni 2000 rispolvera e riprogramma un pezzo di storia del videogame è presto detto: Deflektor è semplicissimo da imparare, divertente da giocare e difficilissimo da abbandonare anche se ormai relegato paradossalmente nelle sezioni “abandonware” dei siti di videogames.
La versione per Windows e OS X è gratuita, e ricalca fedelmente il gameplay ed i vari elementi che complicano e rendono affascinante questo puzzle ci sono tutti, dagli specchi semoventi alle mine, dai laser che si surriscaldano ai mattoni riflettenti.
Lo scopo del gioco è semplice: ognuno dei 63 livelli disponibili presenta un labirinto di muri e oggetti mobili e non, un laser acceso con il suo luminoso fascio da deviare con pazienza e sfruttando gli elementi in gioco ed un punto di arrivo che aspetta di ricevere il raggio dopo tutti i rimbalzi e dopo aver rimosso tutti gli ostacoli che ne ostruiscono il passaggio dall’emettitore al ricevitore.
Il laser può esser sfruttato per distruggere barriere, non sempre, ma occorre far molta attenzione a non mandarlo in cortocircuito (overload) con un riflesso errato. Il surriscaldamento rischia di farlo esplodere, e ce ne sono solo tre a disposizione per completare e risolvere ogni livello a difficoltà crescente.
Anche il tempo è tiranno nello strano mondo di Deflektor, ma il ritmo frenetico (oltre alla mitica colonna sonora originale) contribuirono a crearne il piccolo mito. Questa versione per PC è stata più volte aggiornata e migliorata fino ad arrivare all’ultima chiamata X4 e distribuita insieme al suo codice sorgente e alla versione antica per Windows 3.11 per i veri nostalgici DOC con i computer dell’infanzia ancora all’opera, o con macchine virtuali retrò ( VirtualPc ad esempio) in cerca di vecchi ma convincenti brividi su antiche Scrivanie d’altri tempi come quella di Win 3.11 o Win95.
L’azione del gioco richiede comunque parecchia testa, velocità di reazione e logica, ed in qualche livello anche moltissima pazienza di fronte ad una soluzione sempre possibile ma apparentemente impossibile, correndo contro il tempo ed un laser inarrestabile. Si gioca in punta di mouse, basta girare gli specchi, orientando il laser per distruggere tutte le mine e liberare l’uscita… Sembra facile!
ps – lacrimuccia per la colonna sonora, è lei.
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