Dropbox significa sincronia e condivisione via web. Non saranno novità ma sono funzionalità che Dropbox mette a disposizione in modo semplice, in un modo così semplice che chiunque farebbe bene a provarlo, sempre che non sia, naturalmente, un digital-diviso .
Perché? Perché Dropbox pesa parecchio fin dal download (oltre 14 mega) ed è evidente che nelle sue vene i byte devono scorrere a banda larga, anche se, a onor del vero, queste condizioni non sono esplicitamente poste dai creatori di Dropbox: saranno gli utenti con banda limitata ad emettere l’ardua sentenza.
Dropbox non è solo un software da scaricare (il client), ma anche un servizio ed un sito web , www.getdropbox.com, appunto: tutto funziona rimanendo molto connessi.
Una volta installato, Dropbox per l’utente è rappresentato da una cartella speciale, dentro la quale trascinare ciò che si vuole rendere disponibile anche altrove: uno o più PC con lo stesso sistema operativo oppure differenti: Dropbox è attualmente disponibile per Windows XP, Vista, OSX 10.4/10.5, Linux. È possibile scegliere dove porre questa cartella in fase di installazione; un altro modo di “vedere” dropbox è nel systray, in basso a destra (in Windows), nonché dall’apposito menù contestuale (shell extension).
Legata all’installazione del programma c’è anche la creazione di un account presso il sito (un nome, una mail e una password sono necessari), account che è gratuito fintantoché non si sorpassano i 2GB di spazio occupato: chi desiderasse di più potrà optare per l’account a pagamento. Lo spazio può essere occupato secondo regole che è possibile leggere nella policy pubblicata sul sito: niente pirateria, possiamo leggere tutti i fatti tuoi, devi essere detentore dei diritti dei file dei quali fai upload e condivisione, cancellazione dopo un certo tempo di inutilizzo, eccetera.
L’uso di dropbox è semplice ed elementare: basta trascinare un file nella cartella “my dropbox” e questo viene immediatamente preso in considerazione dall’applicazione, copiandolo online. Variazioni dello stesso file verranno trattate trasferendo solo le differenze (il cosiddetto “delta”, un po’ come nel meccanismo descritto nella recensione di patchonclick, QUI ) e dalle cancellazioni sarà possibile “tornare indietro” online, fornendo quindi un secondo “cestino” remoto. La cancellazione esplicita (con la funzione “purge”) è comunque possibile.
Un altro computer (ad esempio da più sedi di un posto di lavoro, oppure tra il pc di casa e il pc del lavoro, oppure tra un pc Windows del lavoro e un altro pc OS X a casa…) con Dropbox attivato, vedrà presto (o immediatamente, in caso di file non grandissimi) apparire le novità, le variazioni e le cancellazioni nella propria cartella sincronizzata. Più computer possono essere contemporaneamente collegati con lo stesso account.
Sincronia , dunque, ma anche condivisione sono le parole d’ordine! È possibile infatti creare una cartella (online) da condividere con altri utenti da invitare all’uso di dropbox; potranno usare il client, oppure servirsi delle funzioni presso il sito web, come del resto è possibile fare per tutto ciò che riguarda Dropbox, se non si desidera o non si può scaricare il programma.
Da dentro la cartella locale di Dropbox i menù contestuali permettono anche di avere accesso (online) allo stato delle revisioni (variazioni), di condividere al volo una cartella (e così anche online). Ci sono poi due cartelle speciali, ovvero la public e la photos ; una per fornire velocemente a chiunque accesso a file fornendo semplicemente un link diretto (ottenuto entrando localmente nella directory “public” e usando sul file interessato il menù dropbox e “copy public link”) da incollare in una e-mail o in un sistema di instant messaging, una chat di skype e così via. Il file risiede presso i server di mydropbox fino a che l’utente non decida di rimuoverli… magari cancellandoli nella propria cartella “public” locale. Un vero spasso!
Per quanto riguarda le gallerie fotografiche lasciamo ai lettori la visione del video esplicativo in home page del sito di Dropbox.
Sono servizi come questi che ricordano a tutti quanto la banda in upload sia altrettanto interessante di quella in download, checché ne dicano certi operatori… ( G.Fornasar )