Task delle mie brame, chi è il più manager del Reame? Forse proprio questo italianissimo DTaskManager, piccolo grande gioiellino del “nostro” Dimio, distribuito gratuitamente insieme al già recensito DShutdown e ad altri preziosi gingilli software.
Dedicato e riservato a chi non basta il TaskManager di sistema (quello strumento dedicato ai meno novellini, che spunta fuori premendo contemporaneamente CTRL-ALT-DEL), con DTaskManager sono a disposizione numerosi strumenti e funzioni aggiuntive, o le stesse funzioni della utility Windows ma con qualche marcia in più.
Ad esempio è possibile sospendere e riattivare un determinato processo (per liberare risorse temporaneamente) o visualizzare le porte di comunicazione che ogni singolo processo utilizza (per scoprire, ad esempio, se e quali processi e applicazioni comunicano con l’esterno).
Gli smanettoni sentiranno un brivido lungo la schiena quando finalmente potranno avviare un processo accedendo come un altro utente del sistema (digitando username e password), senza dover star sempre a cliccare su conferme e riconferme per ogni (delicata) operazione.
I processi possono difatti essere terminati senza nessuna conferma e protezione, cosa che rende quindi questo strumento molto rischioso per chi non sa bene cosa sta facendo. Interrompere un processo necessario per il normale e corretto uso del sistema può ovviamente causare il malfunzionamento o crash del sistema operativo.
DTaskManager consente anche di chiudere il sistema forzatamente, di cercare i file associati ai vari processi attivi, e di giocare con la selezione multilinea per operare contemporaneamente su più processi con un solo, semplice, potente clic!
Tutto qui? Ma no! DTaskManager non ha bisogno di installazione, e quindi può andarsene in giro su chiavette USB. Può sostituirsi al Task Manager di sistema selezionando l’apposita opzione dal menu Options.
Quattro modalità quindi per chiudere un processo (End, Quit, Kill, Kill Override) e sospensione, visualizzazione di tutte le DLL caricare da un processo (e viceversa), visualizzazione grafica dell’uso del processore. Inoltre la finestra del DTaskManager può essere anche semitrasparente per lasciar vedere cosa succede “sotto” mentre si opera a cuore aperto sul sistema.
Funziona anche a linea di comando e… molto altro ancora in 100k, che rendono il confronto con il Task Manager di sistema un po’ come il cruscotto della Panda a confronto con quello della Modus. Tanti controlli, funzioni e bottoncini in più che possono spaventare i meno esperti, ai quali comunque questo programma non è certamente consigliato.