Chiunque abbia usato una reflex digitale sa quanto possa variare la resa in base agli obiettivi utilizzati: la qualità costruttiva delle ottiche e delle lenti interne può fare la differenza. Non è un caso se la prima operazione che si esegue sui file RAW, appena scaricati dalla memory card, è proprio la correzione ottica in base all’obiettivo usato per realizzare la fotografia, ricorrendo ad appositi strumenti presenti in software di elaborazione grafica come Camera RAW, Lightroom e Aperture. In alternativa, si può ricorrere a programmi altamente specializzati come DxO OpticsPro . DxO è famosa per i suoi Labs, che mettono costantemente sotto torchio obiettivi e sensori delle varie fotocamere presenti sul mercato. Il programma sfrutta questo immenso archivio di dati e di esperienza sul campo per consentire al fotografo di completare il processo di editing tramite strumenti estremamente precisi, perché sanno come ciascuna macchina fotografica riproduce i colori, i livelli di rumore digitale che genera e i limiti ottici di ciascun obiettivo.
Tra le altre cose, DxO OpticsPro usa la tecnologia PRIME ( Probabilistic Raw Image Enhacement ) per la riduzione del rumore: si tratta, in poche parole di un algoritmo che analizza in dettaglio la struttura dei file RAW per individuare il vero disturbo, distinguendolo dai dettagli fini presenti nella fotografia. In pochi clic e in maniera del tutto automatica potremo regolare in modo fine sia la luminosità sia il contrasto dell’immagine in base ai soggetti ripresi, specificando addirittura se si tratta di correzioni da applicare ad un ritratto o ad un paesaggio.
L’ultima versione di DxO OpticsPro è la 11, ma in questa sede ci occuperemo della versione 9. Perché mai questo tuffo nel passato? Il motivo è presto detto. Se ci si registra alla newsletter del sito DxO entro il 31 agosto 2016, si riceve in regalo il codice seriale per attivare la versione Elite di DxO OpticsPro 9, ancora valida e preziosa.
È sufficiente collegarsi alla pagina tedesca del sito , inserire un’email valida e cliccare su Absenden . Veicolando anche un codice promozionale per l’acquisto della nuova versione (11 Elite) a prezzo scontato, l’email potrebbe facilmente finire nella cartella spam. Pertanto, se non riceviamo nulla, sappiamo dove controllare.
Nel corpo del messaggio troveremo anche i link per scaricare l’applicazione per Mac e Windows .
Al primo avvio del software, nella schermata che appare spuntiamo I want to active , digitiamo il codice seriale ricevuto tramite email e clicchiamo Activate .
Dall’interfaccia principale rimaniamo nella sezione ORGANIZE e spostiamoci nella cartella contenente le foto. Il software analizzerà le immagini e ci chiederà di confermare i moduli di correzione relativi ai modelli di reflex usati per catturale. Mettiamo la spunta su quelli che ci interessano e clicchiamo Next .
Il programma provvederà a scaricare i moduli aggiornati da Internet. Al termine, clicchiamo OK . Dalla barra delle anteprime in basso clicchiamo sulla foto da correggere. Per effettuare le operazioni in automatico, in alto a sinistra clicchiamo sul pulsante Presets e, dal menu contestuale che appare, scegliamo la tipologia di correzione da applicare.
Per correggere finemente la nostra fotografia, dall’interfaccia principale di DxO Optics Pro spostiamoci in CUSTOMIZE . Innanzitutto, sulla sinistra della schermata che appare esplodiamo il menu Exif editor cliccando sulla piccola freccetta grigia e completiamo i campi richiesti con il nostro nome e il copyright.
Sulla parte destra dell’interfaccia di DxO Optics troviamo gli strumenti di correzione. Muovendo i vari cursori possiamo intervenire finemente su tutti gli aspetti fotografici dell’immagine: il software applicherà le correzioni tenendo conto anche del modulo di correzione relativo alla fotocamera utilizzata.