FastSum integrity control aiuta ad effettuare velocemente , come indica il suo nome, dei controlli di integrità sui file tramite la creazione di elenchi di codici hash MD5.
Questi ultimi possono essere considerati, come svariati altri tipi di codici di controllo, alla stregua di “impronte digitali” di un file, corrispondenti ad una manciata di byte, a prescindere dalla grandezza del file fornito da analizzare. Ad ogni file corrisponde un hash md5 (non staremo qui a discutere del fatto che possano corrispondervene di più): questo può venire quindi salvato in un file a parte per essere confrontato in un secondo momento. Se il codice md5 controllato e quello generato in precedenza non corrispondono, il file è stato sicuramente alterato.
Questo può essere utile in caso di controlli di sicurezza di varia natura o semplicemente di integrità: trasferimenti ftp, p2p, grandi spostamenti di file in rete o su supporti dei quali non ci si fida tantissimo.
Fastsum promette controlli rapidissimi e comodi, in punta di click, sotto Win 98MeNT2000XP. Una volta installato offre alcune versioni di sé: una con interfaccia grafica (trial 30 giorni, poi si paga 14,95$), una gratuita da linea di comando e, per sviluppatori web, una classe PHP con un md5 parser (tranquilli, gli sviluppatori sanno che cos’è!).
Da menù contestuale (click tasto destro) è possibile indicare se si vuol sottoporre alla generazione dei codici di controllo o alla verifica un file (o più), cartelle, unità, se generare elenchi di controllo per ogni directory oppure se produrre il tutto in un unico file. A disposizione dei wizard (procedure guidate) per aiutare anche in queste semplici operazioni.
Al termine del controllo è possibile capire abbastanza velocemente se qualcosa è cambiato rispetto al controllo precedente. Naturalmente è possibile anche richiamare Fastsum e scegliere solo dopo che cosa fare, tramite trascinamento o usando i menù, scegliendo dettagli e opzioni, tipi di file da escludere e così via.
Alla scadenza dei 30 giorni alcune delle funzioni della versione GUI vengono disabilitate, ma il programma resta comunque attivo per le sue funzioni principali, pur mostrando alcuni “nag screens”; la versione da linea di comando invece è perpetua.
Le risorse utilizzate dalla GUI vanno dai 20 mega di ram in fase di controllo ai 9 circa in fase di generazione, mentre per l’uso della CPU gli sforzi sono superiori in fase di generazione (27%) che non in fase di controllo (15%). ( G.Fornasar )
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