Chrome è un software minimale, made in Google, un bel browser per navigare spensieratamente senza il rischio di rallentamenti o crash. Queste le ottime intenzioni della tentacolare azienda statunitense che ha rilasciato in versione Beta, solo per Windows, il suo browser, con la sua filosofia, il suo fumetto di presentazione e delle basi di progettazione che sembrano tener conto di tutti i difetti dei maggiori concorrenti già affermati.
Disponibile per il momento per Windows soltanto, in italiano e gratuito.
Al primo avvio, il programma cerca le configurazioni e i dati degli altri browser già presenti sul sistema e li importa automaticamente in Chrome anche se durante questa semplice operazione mostra i limiti di una versione Beta. Senza fiatare, difatti, ha copiato l’intero parco password salvate da Firefox, mostrandole in chiaro. Un problema di privacy e sicurezza che andrà risolto.
Superato questo primo ostacolo la sensazione generale è piacevole, perché lo stile minimale e semplice a cui ci ha abituato negli anni il popolarissimo motore di ricerca è stato applicato all’interfaccia essenziale e limpida del browser, e la prima differenza che salta all’occhio è la posizione delle differenti tab che si trovano sopra il navigatore vero e proprio, e non all’interno.
Una scelta non solo stilistica ma architettonica (!) dato che Chrome esegue ogni finestra (ogni pagina visitata, più o meno complessa e pesante) in un processo separato. A portata di un clic c’è persino un Task Manager interno che monitorizza in tempo reale la memoria occupata da ogni tab/finestra e da ogni eventuale plugin aggiuntivo attivato e in azione. Urka!
Sull’onda dei problemi di privacy dei navigatori porcelloni (ma non solo) anche Chrome, come il futuro IE8 , offre una finestra speciale “in incognito” che non lascia traccia nella cronologia. Scansando le malizie è spesso utile poter girare su qualche sito senza il timore di farlo sapere, o senza la noia di ritrovarselo per forza nella Cronologia.
Giovane, acerbo, ma già piacevolissimo da usare con la sua barra degli indirizzi “evoluta” che, come Google motore, ricorda e precede, e capisce, cosa si sta digitando, e con la sua paginetta “Nuova Scheda” che impara i siti più visitati e li mostra in miniatura ( Opera ?), insieme ai bookmark recenti e ad un motore per la cronologia lineare e semplice come… una ricerca su Google.
Semplice, fin troppo, la gestione dei download, e sbalorditiva l’assenza di supporto per add-on e plugin di terze parti, ma vista la natura opensource della maggior parte del progetti MadeInG non c’è che da attendersi un futuro allargamento di orizzonti di quello che vorrebbe tanto diventare Il Browser. Estensioni, extension please!
Chrome prende il meglio dei browser esistenti (IE, FF, Opera) e li remixa in stile Google puntando, con i numeri per farlo, sulla velocità e semplicità d’uso.
Ma come si può accantonare Firefox (finanziato anche da Google!) e le sue amate estensioni su misura, come si può ignorare la pressoché totale compatibilità con tutti i siti web mondiali di IE quando Chrome per il momento non possiede neanche un supporto Java, e quindi non visualizza nessun sito o servizio Web che richieda la VirtualMachine?
Siamo dunque ad una beta, rilasciata forse persino con troppo ottimismo ma che certo non fa tremare né FF3, già uscito, né IE8, ormai alle porte.
Per ora Chrome si perde per strada funzioni a cui ci si era abituati, cose come il tasto home o i feed RSS e, paradossalmente, un motore di ricerca nel browser degno di questo nome e al livello di quello configurabile ed evoluto dei suoi diretti concorrenti. È vero che Google, ed il suo motore, sono già integrati nel browser ma… qualcuno si ostina ad usare anche altri motori…
Il lavoro già svolto è comunque ottimo e abbondante, e gratuitamente nelle mani di tutti gli utenti Windows.
Non troppo ingombrante da scaricare e tutto da giocare con le nuove tab esterne posizionabili a piacere, o trascinabili sul desktop per creare nuovi gruppi e ordinamenti. Sembra strano non averlo mai fatto prima, e non si smette più.
Anche solo per capire l’importanza di un task manager infilato in un browser, Chrome merita il download e l’uso, con simpatia e prudenza, come si confà per quel che Google fa.
ps- Ma come si torna a casa senza il tasto Home?
NB: il tasto “Pagina iniziale” si può attivare nelle opzioni, utili anche a cambiare un motore di ricerca predefinito
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