Le filosofiche domande “chi siamo?” e “da dove veniamo?” non si possono rispondere facilmente se si considerano in senso lato. Se però si guarda più vicino è piuttosto chiaro da dove provenga ciascuno: dalla propria famiglia. È probabilmente questo il motivo per cui la genealogia ha sempre un certo fascino: consente di ricostruire la storia delle proprie origini personali. Chiaramente, più si vuole andare indietro nel tempo, maggiore è la quantità di dati di cui bisogna tenere conto. Per ogni parente bisogna infatti conoscere una biografia, e se si hanno famiglie numerose (come la maggioranza degli italiani) questo significa enormi tabelle. Per aiutare nella gestione di questo database e automatizzare la visualizzazione dei dati raccolti è stato progettato Gramps. Questo programma non soltanto permette di gestire il database con molta facilità, ma anche l’esportazione dei risultati in diversi formati adatti alle varie esigenze di pubblicazione.
La dashboard offre un riepilogo della situazione “attuale”. Siccome la ricerca genealogica si fa in tempi lunghi, è bene riuscire subito a capire a che punto si era arrivati l’ultima volta. Sono anche disponibili delle statistiche per farsi una idea generale della famiglia, come al distribuzione di maschi e femmine, o il numero di nuclei familiari.
La costruzione del proprio albero genealogico si può fare partendo dalle persone: per ciascuno dei parenti bisogna realizzare una piccola biografica con il nome, le date di nascita e morte, e i vari figli, genitori, o fratelli. Le biografie possono anche essere corredate di molti dettagli, foto incluse, ma la cosa più importante sono proprio i riferimenti cronologici e parentali.
In qualsiasi momento si può visualizzare lo stato del proprio albero genealogico tramtie i vari grafici. Il più classico è ovviamente quello a forma di albero, ma si possono visualizzare altre informazioni come la proporzione di discendenti dei vari rami usando i diagrammi a ventaglio, oppure la distribuzione geografica con la mappa.