Non si può dire che agli autori di Handbrake manchi fantasia e un po’ di pazzia. Il logo di Handbrake, infatti, è un estivissimo cocktail accompagnato da un succoso ananas. E allora di che si tratterà mai? Forse di un ricettario? No, assolutamente: è un transcoder video, parolone che, in buona sostanza, indica un convertitore.
Allora, riassumendo: freno a mano (“handbrake”), cocktail, ananas, convertitore. Mah. In realtà questi elementi hanno qualcosa in comune: un software che mette freno agli istinti suicidi ogni volta che si tratta di convertire un video (operazione che spesso porta quanto meno all’isteria), e dunque porta un po’ di benessere nelle ore spese davanti al PC, come si trattasse di un gustoso cocktail vitaminico.
In effetti questo programma open source è efficiente come pochi altri e, oltre a disporre di un arsenale di interessanti funzioni, vanta un motore di conversione veloce e preciso, che raramente ti assilla con errori e richieste assurde. Quelle del tipo aspetta-bloccati-qui-vai-a-quest-link-scarica-quel-software-lì-e-poi-torna-qui. Disponibile per i principali sistemi operativi, Handbrake vanta sia una versione a riga d comando, dedicata ai più esperti e a chi vuole andare al sodo, sia una GUI dotata di una gradevole interfaccia.
Inutile dire che, a meno di avere necessità ben specifiche, la seconda è infinitamente consigliata. Una volta avviata, certo, rimani un po’ spaesato per la ricchezza di menu, ma in capo a un paio di minuti ne comprendi il funzionamento senza problemi. In caso di dubbi, c’è una buona varietà di profili belli e pronti, che ti consentono di convertire video per dispositivi Apple nuovi (incluso AppleTV) e vecchi, oltre ad altri profili più generici.
Quindi, una volta scelta la destinazione del tuo video, dai in pasto ad Handbrake quello di partenza. Questo straordinario software accetta sia le cartelle VIDEO_TS dei DVD, sia file già pronti dei più svariati formati. Quelli di output, se non ti avvali dei profili, sono MP4 o MKV, con supporto a codifiche MPEG-4, H.264 e Theora. Insomma, la maggior parte di ciò che trovi in Rete.
E non mancano le chicche: tra queste, il supporto alla selezione dei capitoli e dei sottotitoli, un calcolatore di bitrate e un’anteprima in tempo reale che non rallenta in alcun modo la conversione. Eh già, il cocktail ci sta proprio bene, nel logo.