In linea di massima un software nocivo, di qualunque genere sia, dà luogo a delle attività non contemplate da quelle normali del nostro computer. E qui la lista si fa lunga: email spedite senza il nostro consenso, crash di programmi, installazioni e disinstallazioni che sembrano dotate di vita propria ecc.
Quindi, forse ancor prima di usare un antivirus, o se questo dà esito negativo e i problemi rimangono, non resta che affidarsi a un programma come questo Hijack Hunter. Ma come funziona, questo gioiellino software? Controlla per bene il comportamento del computer e, sulla base di un archivio interno o di particolari malfunzionamenti, segnala divergenze sospette. Il suoi punti di forza sono la vastità di anomalie supportate, la semplicità e la profondità d’analisi di cui è capace. Che si tratti del browser Internet Explorer, dei file creati di recente (fino a 30 giorni precedenti), dei driver, o altro ancora, Hijack Hunter li analizza e raccoglie in risultati in un chiaro rapporto.
Usare il programma è molto semplice e, dopo la breve installazione, è questione di pochi clic. Anzi, di fatto ne basta uno per avere un primo quadro generale della situazione. Tutti i parametri sono passati in rassegna e, in capo a pochi secondi (a volte si arriva a un paio di minuti), ti ritrovi davanti il rapporto. Non solo: si apre pure il Blocco Note di Windows e viene riportato pure qui. Insomma, non si può dire che Hijack Hunter non ti voglia far sapere se il PC ha la febbre.
L’importante, e questo va sottolineato più volte, è analizzare con obiettività il rapporto. In buona parte dei casi, infatti, compare una sfilza di voci che gettano nello sconforto l’utente inesperto, facendogli credere che sia per esplodere una guerra termonucleare nel suo disco fisso. In realtà, programmi di questo tipo sono spesso fonte di falsi positivi, ma è chiaro che nel mucchio potrebbe effettivamente essere evidenziata qualche attività pericolosa per la sicurezza del sistema.
Una volta chiaro il quadro complessivo, in presenza di possibili minacce è il caso di intervenire. Qui Hijack Hunter non può dare una grossa mano, ma mette a disposizione degli strumenti per tenere sott’occhio alcune attività, e per limitare i danni. Per esempio, per analizzare nel dettaglio i file di boot, o per cancellare in via definitiva quelli pericolosi. Il menù superiore, inoltre, consente di accedere alle funzioni messe a disposizione direttamente da Windows.