Apple consente di provare gratuitamente, per un mese, uno dei suoi prodotti software di punta: iWork’08. Un corposo download che permette di provare a lungo ed in maniera completa la versione italiana dell’intera suite di applicazioni prima di deciderne l’eventuale acquisto.
Inizialmente c’era solo Keynote, software voluto da Jobs per realizzare al meglio le presentazioni che avrebbe poi utilizzato durante le varie manifestazioni. Keynote rappresentava una valida alternativa a PowerPoint, e fu messo in vendita come applicazione a sé stante già nel 2003; da subito si cominciò a vociferare di un pacchetto completo che avrebbe dovuto sostituire il vetusto AppleWorks e (nel suo piccolo) fare concorrenza al mastodontico Office, le cui innumerevoli funzionalità sono sfruttate solo in piccola parte dall’utente medio.
La conferma che Apple si stava muovendo in quella direzione arrivò due anni più tardi,quando nel 2005 venne presentata la prima versione di iWork, pacchetto costituito dall’ormai conosciuto Keynote e da Pages, un’applicazione per la videoscrittura. Passati altri due anni, Apple ha immesso sul mercato iWork’08, aggiungendo un altro tassello al lavoro fatto finora: Numbers, un foglio di calcolo che va a completare il pacchetto di applicazioni essenziali per i piccoli lavori di ufficio.
A pochi giorni dall’uscita di questo “pacchetto per ufficio” (ma non solo), Apple ha annunciato l’interruzione dello sviluppo di AppleWorks, sebbene all’appello manchi ancora un modulo in grado di gestire dei semplici database. Seguendo l’attuale tabella di marcia potremmo aspettarci che un programma di questo tipo possa arrivare con la versione del 2009, ammesso che Apple sia interessata a sviluppare un prodotto del genere.
Ma entriamo nel merito della versione presentata il mese scorso, in prova gratuita, analizzando le singole applicazioni e partendo dalla più anziana: Keynote .
Su questa applicazione non ci sono mai state grosse lamentele e richieste da parte degli utenti: funziona bene, permette di realizzare presentazioni di sicuro impatto grafico, assicura la scambio di documenti con PowerPoint (compatibilmente con gli effetti e le transizioni supportate da entrambe le applicazioni), e permette di esportare la presentazione come filmato, sequenza di immagini, o file in formato Flash. Gli aggiornamenti che si sono susseguiti negli anni hanno portato di volta in volta nuovi temi, nuovi effetti, e capacità minime di gestione delle tabelle per realizzare grafici.
Quest’ultima versione prosegue sulla stessa strada implementando nuovi effetti e temi, ma aggiunge anche alcune novità degne di nota. La prima è la funzione delle “Animazioni smart”, che permette di realizzare una sorta di “slide nella slide”, inserendo delle slideshow di immagini che possono apparire, sparire, ed essere mostrate in sequenza con diversi effetti.
Sempre parlando di immagini, è stata introdotta la possibilità di aggiungere in maniera semplice un canale alpha in grado di nascondere alcune parti delle immagini rendendole trasparenti. Infine nella nuova versione di Keynote sono comparsi gli strumenti per creare percorsi di animazione per gli oggetti, con effetti di zoom, rotazione e quant’altro.
Un’altra piccola novità di grande utilità, che accomuna tutte le applicazioni di iWork’08, è la barra del formato, una barra il cui contenuto cambia contestualmente all’oggetto selezionato, e che permette di definirne rapidamente le proprietà principali.
La modalità operativa di Keynote è rimasta invariata, con il media inspector per la selezione dei contenuti multimediali, e il pannello delle impostazioni dove vengono definiti effetti, transizioni, movimenti, e tutte le caratteristiche dei vari oggetti presenti nella slide. Durante le presentazioni è poi possibile lavorare con due monitor distinti in modo tale che sul display del relatore vengano mostrate informazioni aggiuntive, come le slide successive, un cronometro e delle note relative alla diapositiva mostrata al pubblico. Keynote funziona senza problemi anche su G4 con 512 MB di RAM e 32 MB di memoria video, con l’unica avvertenza che alcuni effetti grafici (quelli che chiamano in causa direttamente la GPU) potrebbero non essere disponibili se la scheda video non li supporta.
Per quanto riguarda Pages , non possiamo dimenticare che alla sua prima uscita l’applicazione raccolse molti consensi, ma anche diverse critiche, in quanto era più orientata a piccoli lavori di impaginazione piuttosto che non a lavori di videoscrittura. L’aggiornamento del 2006 non portò grosse novità in tal senso ma l’edizione del 2007 è stata pensata anche per chi ha bisogno di realizzare documenti più semplici dal punto di vista grafico, ma più corposi come quantità di testo.
La nuova versione di Pages consente di scegliere tra due diverse tipologie di documenti, che comportano modalità di lavoro leggermente differenti: “elaborazione testi” e “impaginazione”. Le differenze tra i due formati sono evidenti confrontando due modelli uno di fianco all’altro, e la nuova barra di formato (alla quale abbiamo accennato parlando di Keynote) semplifica il lavoro in entrambe le situazioni: le funzioni contenute in questa barra infatti non sono “fisse”, ma cambiano in base all’oggetto selezionato.
Un’altra funzionalità già incontrata in Keynote è la possibilità di inserire un canale alpha sulle immagini, utile soprattutto quando si lavora in modalità impaginazione. Infine, rispetto alle precedenti release, possiamo notare l’implementazione di strumenti per la gestione delle revisioni, indispensabili quando più persone lavorano per la preparazione di un documento comune. Alla prova sul campo, Pages si comporta più che bene anche su macchine non proprio giovani: su Mac di 5 anni fa, come il mio vecchio PowerBook, si riescono a gestire lunghi documenti di elaborazione testo (centinaia di pagine) senza alcuna incertezza, e anche documenti di impaginazione di media lunghezza.
Per concludere prendiamo in esame l’ultimo arrivato:
Numbers .
Numbers è un foglio di calcolo “atipico” rispetto allo standard degli altri software di questo tipo. Quando si crea un nuovo foglio, ci si trova di fronte un documento bianco, dove si possono inserire tabelle, grafici, immagini, e altro ancora. Ogni foglio può contenere quindi più tabelle, di diverso tipo e di dimensioni diverse, contrariamente alla canonica associazione in cui ogni foglio rappresenta un’enorme tabella. Questo approccio particolare è indice del fatto che Apple ha voluto ancora una volta prestare la massima attenzione al modo in cui si presentano i dati, ma senza sacrificare le funzionalità tipiche di un foglio di calcolo.
Numbers presenta una ventina di modelli per ogni situazione, e offre formule e funzioni di ogni tipo per l’elaborazione dei dati, anche se in numero leggermente inferiore rispetto al concorrente più famoso, MS Excel. Numbers consente la formattazione condizionale delle celle, comprende funzioni per calcolo finanziario, statistico, numerico, trigonometrico ecc., e include anche tutti quegli strumenti per disporre al meglio gli oggetti presenti sul fogli, così da realizzare un documento che sia anche gradevole da vedere ed eventualmente da presentare agli altri.
La compatibilità con Excel è assicurata nei limiti della compatibilità delle formule (compresi eventuali problemi “linguistici”) e delle varie opzioni di formattazione. Nei casi più semplici la corrispondenza dei documenti è totale, mentre nei casi più complessi la situazione può variare di volta in volta. In ogni caso Numbers permette di esportare i dati anche nel classico formato CSV che, pur sacrificando immagini e grafici, quantomeno assicura la trasportabilità dei dati.
L’applicazione presenta diverse possibilità di miglioramento (per esempio sulla protezione delle celle), ma è comunque un buon punto di partenza e soprattutto un applicazione che gli utenti chiedevano a gran voce.
Complessivamente la nuova versione di iWork rappresenta un bel passo avanti rispetto al pacchetto precedente, sia per l’introduzione di Numbers, sia per gli affinamenti alle altre applicazioni, in particolare a Pages. L’unica mancanza rispetto ai prodotti concorrenti (ma anche rispetto al vecchio Appleworks) è quella di un modulo per gestire dei piccoli database, modulo che si spera potrà arrivare nelle prossime release. ( )
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