La nuova versione della suite iWork di Apple, è disponibile in italiano ed in prova gratuita per 30 giorni con tutte le funzioni abilitate, così da poter sperimentare tutte le novità e decidere se valga la pena acquistarne la licenza a 79 Euro.
Rispetto alla versione precedente , ci sono diverse novità in ognuna delle tre applicazioni che compongo il pacchetto; procedendo in ordine di anzianità, esaminiamo per prima Keynote . Per chi ancora non lo sapesse, Keynote è un’applicazione per realizzare presentazioni, fortemente voluta da Jobs nel 2003, desideroso di avere un software semplice ma capace di produrre risultati d’effetto da utilizzare, per l’appunto, durante le sue presentazioni in pubblico, ovvero durante i “keynote”, da cui l’applicativo ha preso il nome. Capace già da subito di stupire grazie alla cura dei dettagli e alla qualità degli effetti disponibili, Keynote si è evoluto nel corso degli anni aggiungendo di volta in volta nuovi temi, nuove funzioni e nuovi effetti di transizione.
La versione ’09 introduce una serie di transizioni a mio avviso molto utili, perché permettono di gestire lo stesso oggetto tra più diapositive, realizzando una sovrapposizione di transizione tra una diapositiva e l’altra: una per la diapositiva stessa e l’altra per l’oggetto. Parlando sempre di effetti di grande impatto sul pubblico (visto che si parla di presentazioni), in Keynote 09 è comparsa la possibilità di animare i grafici in 3D e lavorare con transizioni molto particolari sui testi. L’ultima novità significativa della nuova versione di Keynote risiede nella sua accoppiata con iPhone (o iPod Touch); tramite un’apposita applicazione disponibile sull’AppStore, è possibile connettersi WiFi con il proprio Mac e comandare da lì la presentazione, “sfogliando” le diapositive sullo schermo touch e avendo sott’occhio sia la diapositiva attuale che la successiva (schermo in orizzontale), oppure la diapositiva attuale con una serie di note utili per il presentatore (schermo in verticale). Si tratta indubbiamente di una possibilità molto interessante, anche se non si comprende la necessità di far pagare 79 centesimi anche per questa applicazione, dopo che si sono già spesi 79 Euro per comprare iWork’09.
Procedendo sempre in ordine di apparizione, la seconda applicazione della suite che andiamo ad esaminare è Pages . A prima vista le migliorie sembrano più limitate, anche se si ha l’impressione di una significativa ottimizzazione del codice, visto che l’applicazione risponde in maniera più pronta in ogni situazione, anche con documenti di dimensioni generose (quantomeno sulla macchina Intel dove ho testato il software). Non mancano ovviamente i nuovi temi e qualche nuova funzione, tra cui val la pena di segnalare una curiosa modalità di scrittura a schermo pieno che porta la pagina ad occupare interamente lo schermo, togliendo dalla vista menù, strumenti e tutto quello che potrebbe portare distrazione, così da potersi concentrare al 100% su quello che si sta scrivendo. Non è certo una funzione dalla portata rivoluzionaria, ma nella sua semplicità mostra quel tipo di approccio che Apple tende a dare ai suoi prodotti per semplificare e rendere piacevole il lavoro ai propri utenti. La novità più importante di Pages è però la “stampa unione” con la Rubrica Indirizzi e con Numbers (il foglio di calcolo che costituisce la terza applicazione del pacchetto iWork); grazie a questa funzione in pochi passaggi è possibile realizzare documenti personalizzati per più persone, attingendo ai dati presenti nella rubrica e a quelli di una qualsiasi tabella di Numbers. Resta poi da chiedersi come mai, di fronte a queste attenzioni, vengano a mancare altre funzioni che in un programma di questo tipo potrebbero essere utili, come la possibilità di inserire didascalie alle immagini (risultato che si riesce comunque ad ottenere con le altre funzioni)
L’ultima applicazione in ordine di apparizione, ma non per questo meno importante, è Numbers ; quella di iWork’09 è la seconda release di questo particolare foglio di calcolo realizzato da Apple. Abbiamo detto “particolare” perché il tipo di approccio utilizzato da Apple è differente rispetto a quello degli altri prodotti di questo tipo, in quanto si pone l’attenzione fin dal principio alla presentazione dei dati piuttosto che alla loro elaborazione. Questo non significa che l’applicazione sia poco potente dal punto di vista del calcolo, anzi, la nuova release aumenta il numero di formule disponibili portandole a più di 250 e consente con un solo click di visualizzare in un elenco tutte le forum presenti nel foglio. A dimostrazione dell’approccio orientato alla presentazione dei dati, Numbers offre ora la possibilità di raggruppare i dati in categorie e sottocategorie, in base al contenuto di una o più colonne; sebbene possa apparire come qualcosa di simile, si tratta di una funzione più potente del classico “filtro”, in quanto consente di “aprire e chiudere” singolarmente le diverse categorie e sottocategorie di elementi, visualizzando direttamente i valori minimi, medi e massimi (o altro ancora), che variano a seconda della visualizzazione delle categorie (più facile da vedere che non da spiegare). Non potevano mancare e nuovi tempi e le canoniche migliorie ai grafici ma quello che più importa, a dimostrazione di una migliore integrazione tra le applicazioni del pacchetto, è la possibilità di collegare i dati di Numbers ai grafici di Pages e Keynote, consentendo aggiornamenti automatici degli stessi nel caso di variazione dei dati in Numbers. In ogni caso, se pensate di comprare iWork perché avete bisogno di un foglio di calcolo, consiglio caldamente di provare a fondo la versione demo per capire se il tipo di approccio utilizzato è compatibile con l’utilizzo che se ne vuole fare.
Tutte le applicazioni di iWork sono in grado di salvare e leggere i formati del più diffuso MS-Office (a meno delle ovvie incompatibilità di quelle funzioni che non sono in comune tra le rispettive applicazioni) e offrono tutte quelle funzioni già disponibili nella precedente release , come le maschere veloci per le immagini, o la possibilità di salvare presentazioni interattive da Keynote nel formato SWF. Chi, con la versione ’09, si aspettava l’introduzione di un piccolo database, così da poter leggere finalmente anche i file di MS-Access, o realizzare da sé un piccolo archivio per la libreria di casa o l’archivio dei DVD (così come si poteva fare con il vecchio AppleWorks), dovrà rivolgersi altrove o continuare a pazientare sperando nella prossima versione, che se uscirà nel 2010 potrebbe anche chiamarsi iWork’X. ( )
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