Piccolo, gratuito, opensource e senza installazione richiesta JKDefrag, il deframmentatore con le iniziali del suo creatore, è sicuramente il più semplice del suo genere.
Il programma non ha apparentemente nessuna opzione, visto che l’interfaccia non presenta menu o bottoni, ma è comunque possibile modificare tantissimi parametri lanciandolo tramite linea di comando o utilizzandolo in accoppiata con timer ed altri programmi di automazione.
JKDefrag può anche funzionare come salvaschermo, copiando i file DefragScreenSaver.scr e JkDefragScreenSaver.exe all’interno della cartella System32 di Windows e selezionandolo come screensaver da lanciare dopo tot minuti di inattività. (NB: con Vista la modalità salvaschermo non funziona)
Dato che utilizza il “motore” di deframmentazione di Windows è da considerarsi un programma sicuro, quel che lascia un po’ interdetti è l’eccessiva minimalità dell’interfaccia che praticamente mostra soltanto la deframmentazione in corso.
La visualizzazione dei lavori in corso mostra linee colorate, le parti verdi del disco son quelle già deframmentate, le gialle sono ancora da sistemare, le linee rosa sono pezzetti di sistema e così via.
Nella cartellina del programma viene creata una sottocartella “Doc” contenente una esaustiva guida a JKDefrag grazie alla quale ci si può render conto delle comode opzioncine dedicate ai digitatori a linea di comando.
Ad esempio utilizzando l’opzione “-e” (esclusione) diventa possibile escludere dal lavorio del deframmentarore un certo tipo di file o una determinata cartella.
es: jkdefrag.exe -e “*.avi” D:
fa deframmentare l’intero disco “D:” ignorando tutti i file “.avi”
Anche per quel che riguarda la qualità e velocità della deframmentazione smanettando con le opzioni e comandi diventare Mastri Deframmentatori è questione di pochi clic, ed un po di pazienza. Necessaria anche per aspettare il termine dei lavori, viste le dimensioni sempre più cicciose degli hard disk attuali.
JKDefrag funziona anche su dischi esterni, chiavette USB e tutto quel che si può deframmentare, e poi sistemare. Viste le dimensioni e l’utilità non può mancare sulle chiavette USB super accessoriate, tanto è vero che viene già incluso in molte “suite” di applicazioni mobili.
NB: la versione italiana si può trovare andando nella pagina del produttore fino alla sezione “Contributed by other people”. Anche la documentazione è disponibile in italiano, tradotta da terzi, come il programma. Grazie a MarcoA per la segnalazione!
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