Limbo non è un gioco recentissimo, anzi, la sua pubblicazione risale ormai al 2011, ma rimane pur sempre un gioco ben fatto ed apprezzabile: anche perché ai tempi del lancio vinse diversi premi per l’eccellenza tecnica. La versione provata qui è quelle per OS X (10.6 o superiori) ma il gioco è disponibile un po’ per tutte le piattaforme: iOS, Android, ma anche Xbox.
Si tratta di un mix tra un platform e un puzzle game, con un atmosfera horror e dark: non a caso il gioco si presenta anche dal punto di vista grafico con delle scelte molto interessanti ed originali, completamente in bianco e nero, con ambienti semplici e ben delimitati, e diversi piani focali che rendono immediata la comprensione dei movimenti che può intraprendere il nostro personaggio.
Lo scopo del gioco è quello di guidare un bambino alla ricerca della sorellina scomparsa, in un mondo pieno di mostri (come ragni giganti) ed enigmi sempre nuovi da superare; vi troverete per esempio a spostare trappole, rompere tronchi per superare specchi d’acqua, o camminare in equilibrio su sfere di roccia per sfuggire al ragno gigante che vi ha intrappolati in un bozzolo di ragnatela.
Le atmosfere sono cupe, ma la dinamica di gioco invoglia a continuare: la curva di difficoltà è crescente, si parte con enigmi semplici che diventano via a via sempre più difficili, e anche di fronte ad una morte truce il nostro personaggio è subito pronto ad un nuovo tentativo… e la morte è spesso indispensabile per comprendere il meccanismo necessario a superare l’enigma.
Con un pizzico di costanza il gioco si termina abbastanza velocemente (cosa che potrebbe infastidire qualcuno visto che il prezzo non è tra i più bassi), ma nonostante questo si tratta di un’esperienza che vale sicuramente la pena di essere giocata. Soprattutto per gli amanti del genere platform/puzzle.
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