Il “picture viewer” di Martin, perché Martin se ha bisogno di vedere delle immagini… si fa un bel programma OpenSource in Perl/Tk, lo distribuisce sotto licenza GPL, lo rende disponibile per gli utenti Windows, Linux e Mac OsX ed insomma non è egoista come tanti!
Se di visualizzatori ormai sono piene le tasche, ed anche i sistemi operativi, Mapivi ha comunque qualche marcia in più oltre al fatto di essere multipiattaforma e quindi comodamente utilizzabile nello stesso modo anche da chi soffre di disturbi di personalità e OS multipli (chi si sveglia la mattina linaro , dopo aver mangiato diventa macchista , e passata la mezzanotte se viene bagnato diventa un winaro mannaro! !)
Il programma per ora maneggia solo foto JPG, anche se può salvare anche in altri formati, visto che è stato pensato principalmente per un utilizzo in ambito “fotografico” amatoriale e semiprofessionale: visto che si tratta di un programma OpenSource ed in continuo sviluppo è il caso di dire che il buongiorno si vede dal radioso mattino!
Le informazioni che Mapivi fornisce, oltre a visualizzare le miniature e le immagini JPG vere e proprie, riguardano le dimensioni, il peso in Kb, ed anche i dati IPTC/IIM dei file JPG e gli EXIF delle macchine fotografiche digitali (data ed ora dello scatto, messa a fuoco, esposizione, ISO etc), dati che possono essere anche in parte modificati.
Il programma crea anche un piccolo database di parole chiave insieme ai dati già contenuti (e modificabili) nelle immagini, in modo che sarà possibile inserire informazioni come “la mia amante birmana” in una foto, “il mio amante ruvido” in un’altra, e poi interrogare il database per tirar fuori tutto il carnet di amanti cercando la parola “amante”. I dati inseriti vengono conservati sia nelle immagini stesse che nel database di Mapivi, ed insieme ai dati tecnici delle foto possono facilitare ricerche complesse come ad esempio rintracciare tutto il menu di amanti del 2004 (incrociando la parola chiave “amanti” con l’anno “2004” contenuto nei dati EXIF).
Chi non ha amanti può anche catalogare le foto delle vacanze eh! E chi non fa vacanze può catalogare le foto delle nature morte sul tavolo, o foto di buste vuote trascinate dal vento in una strada desolata. A ognuno il suo.
Qualche modifica può essere operata anche sulle immagini: ridimensionamenti, rotazione e ritagli in punta di mouse, così come semplicemente si può esportare un gruppo di immagini creando una pagina HTML modificabile (e completa di tutti i dati delle immagini) o rinominandole in blocco anche usando alcuni dati EXIF.
È possibile aggiungere semplici “cornici”, ovvero dei bordi colorati ed ombrettine sfumate, ed anche scritte in sovraimpressione. Tutte le modifiche possono essere operate a singole immagini ma anche ad intere cartelle o gruppi selezionati mantenendo i file originali. In questa pagina sono visualizzati alcuni esempi di “manipolazioni” e combinazioni possibili.
Mapivi aiuta anche a trovare file duplicati ed anche le differenze tra due cartelle di immagini, ed inoltre puo’ importare foto direttamente dalle macchine fotografiche o dai supporti removibili come le Flash Card. Le schermate allegate a questa scheda rendono bene l’idea dei dati visualizzati da Mapivi, e del modo comodo in cui vengono rappresentati.
Per correttezza l’autore elenca anche una serie di caratteristiche negative: oltre al fatto che per il momento Mapivi gestisce solo immagini JPG (se trova immagini di altri formati li converte automaticamente in JPG creandone una copia) ed un’altra limitazione è data dal fatto di poter modificare solo i dati EXIF relativi alla data e all’ora dello scatto. Inoltre, per il momento, il programma non gestisce in nessun modo la stampa delle foto, anche se a dire il vero può stampare delle pagine di miniature. Purtroppo l’interfaccia e l’usabilità del programma avrebbe bisogno di modifiche nella direzione della semplicità d’uso e della comodità, essendo penalizzate anche dal fatto di dover eseguire ogni volta il programma ed il suo interprete PERL all’interno di una finestra dos. Bruttino a vedersi, e poco user-friendly in generale. C’è però da sperare che le segnalazioni degli utenti, e l’aiuto di altri sviluppatori, possano trasformare Mapivi in qualcosa di più comodo da usare.
Il simpatico Martin, il padre di Mapivi, sul sito ospitato da SourceForge scrive anche alcuni suoi “pensierini della sera” sulle foto digitali e dintorni:
“Mia nonna ha 5 album di foto che raccontano tutta la sua vita, che si possono vedere in meno di un ora. Io da quando ho la macchina digitale ho tante di quelle foto da non avere neanche il tempo per vederle tutte, mischiate belle e brutte, duplicate e superflue. Avevo bisogno di uno strumento così, ed è anche importantissimo contrassegnare le migliori foto con un nome, un’importanza, una parola chiave…”