Arcade, videogiochi semplici coi sapori di una volta. E Deflektor o Mirrorbend , rispettivamente per C64/AtariST e Amiga, è uno di quei giochi che fanno parte di un passato che a volte ritorna, come Little Tony e Bobby Solo.
Lo scopo del gioco è apparentemente semplice, ovvero ripulire livelli e far arrivare un raggio laser da una parte all’altra di tantissimi livelli pieni di strutture e muri. Ci si può aiutare soltanto con degli specchi rotanti e fissi, creando un “percorso” luminoso dal punto di partenza del raggio al punto finale.
Ci sono elementi dei livelli che rifrangono, altri che si surriscaldano (ao!, è un laser!), altri ancora che ruotano o che comunque filtano in vari modi la luce. In punta di mouse si ruotano e sistemano gli specchi anche per completare lo scopo secondario del gioco, ovvero ripulire il piano di gioco da tutti i “pallini” da colpire col raggio laser, condizione indispensabile per completare ogni livello.
Tutt’altro che noioso o monotono, Mirror Magic più che un arcade è un gioco di abilità e persino prontezza di riflessi e logica. Strani strumenti e marchingegni sempre nuovi rendono ogni livello un “puzzle” diverso dal precedente, e chi ha perso nottate e badilate di tempo libero sui predecessori sa bene che anche per quel livello apparentemente impossibile da completare… una soluzione c’è sempre. Da lì si raggiunge il successivo, e poi un altro ancora. Mirror Magic, come Deflektor e MindBlend, non perdona.