Gioco cocktail: due parti di Asteroids, una di Robotron, ed un pizzico di Paint. Così viene definito dagli autori Mono, un originale sfida a colori che comincia con uno schermo bianco, o nero.
Monocromatismo che dura poco, visto che in questo asteroid pieno di palle colorate l’obiettivo è proprio quello di colorare più spazio possibile. Ogni volta che si distrugge una sfera colorata al posto delle solite esplosioni, che barba che noia, ne rimane una macchia di colore molto debole sul piano di gioco.
Tante macchie, tanto colore, cercando di distruggerne talmente tante da tappezzare tutto lo schermo di macchie sovrapposte, creando improbabili quadri d’avanguardia.
Si può giocare comodamente con il joypad, o associando le azioni di mouse e freccine. Innumerevoli e tanti i bonus che appaiono spesso e volentieri, aumentando la potenza di fuoco a dismisura e regalando vite che purtroppo, in un universo pieno di palle e palline colorate, durano poco.
Mono, qui la pagina di Wikipedia , consente di scegliere il piano di gioco iniziale (bianco o nero!) e se attivare o meno gli effetti speciali (come lo sfondo che comincia ad animarsi quando il punteggio sale).
Poche le opzioni, e le personalizzazioni possibili, eppure Mono conquista per la sua idea semplice ma originale, senza dimenticare la giocabilità.