Tre anni fa faceva la sua comparsa su iOS e Android un gioco che non esitai a definire monumentale , grazie al gioco di parole offerto dal titolo stesso del gioco: Monument Valley; oggi sono felice di presentarvi il secondo episodio di questa fantastica avventura.
Monument Valley 2 riprende le stesse atmosfere e la stessa tipologia di rompicapo che avevano caratterizzato il primo gioco, per proiettare il giocatore in una nuova avventura tra architetture impossibili degne del miglior Escher
Per chi non fosse al corrente, il gioco è un’avventura in cui occorre risolvere dei rompicapo legati alla geometria e agli inganni della prospettiva, per proseguire fino allo schermo successivo. Non esistono leggi fisiche universali: basta ruotare un ingranaggio per cambiare completamente l’architettura del paesaggio, provocando se necessario delle camminate in posizione orizzontale (se non a testa in giù) che sfidano la gravità. Quello che affascina di questo gioco sono, da un lato, la bellezza grafica degli schemi, dall’altro la fantasia dei creatori nel ricercare geometrie impossibili che sono le protagoniste indiscusse del gioco.
La difficoltà è ben calibrata, così com’era anche nel primo episodio: si parte con schemi abbastanza semplici per spingersi in enigmi sempre più complessi, dove occorre far cooperare i due personaggi (madre e figlia) per azionare interruttori in punti diversi e giungere alle porte che conducono ai passaggi verso l’enigma successivo.
Il gioco non è economico ma vale tutti i soldi spesi, e ripaga adeguatamente il lavoro non indifferente degli sviluppatori (argomento sul quale, in occasione del primo episodio, gli sviluppatori hanno avuto modo di rimarcare la differente sensibilità degli utenti delle diverse piattaforme).
Chi lo desidera può avventurarsi anche nelle geometrie del primo episodio , ancora disponibile sull’App Store.
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