Se c’è qualcosa che non manca in iOS sono le app fotografiche, e ultimamente pare che la tendenza sia quella di avere il controllo totale sui propri scatti (chissà che sulla scia di questa moda, Apple non decida di implementare una modalità manuale nella prossima release di iOS).
MuseCam (per iOS 8 o superiori) si inserisce proprio in questo filone di app e lo fa, a mio avviso, molto bene, perché non solo offre pieno controllo sui parametri di scatto, ma offre anche un’ampia gamma di strumenti per il ritocco di post-produzione, nonché di filtri di ogni genere (di cui i primi set sono gratuiti, e gli altri a pagamento).
Ma lasciamo perdere per il momento quest’ultima caratteristica, e diamo uno sguardo più approfondito alle altre caratteristiche di MuseCam, partendo dalla modalità di scatto manuale. In modo molto semplice ed immediato, la schermata di scatto mette a disposizione dell’utente tutte le possibilità di personalizzazione: possiamo modificare manualmente il punto di messa a fuoco, la velocità dell’otturatore, il valore di ISO dello scatto, e anche il bilanciamento del bianco (così da alterare a piacimento le tonalità dello scatto); basta selezionare ciò che si vuole modificare, scorrere il cursore, ed osservare in tempo reale come si modificherebbe lo scatto. Ovviamente è sempre possibile tornare istantaneamente alla modalità automatica, così com’è possibile abilitare o meno il flash, visualizzare la canonica griglia per la regola dei terzi , e decidere se scattare in JPEG o RAW.
Una volta effettuato lo scatto, è inoltre possibile intervenire con tutti i possibili strumenti di post-produzione, che in questo caso vanno ben al di là delle canoniche e semplici modifiche di luminosità, contrasto, e saturazione, ma ci permettono anche di agire singolarmente sulle curve dei singoli canali di colore, e su ogni aspetto delle varie tonalità di colore. Non mancano poi le sfocature fatte a mano sugli elementi selezionati, le regolazioni più classiche di ombre e alte luci, la possibilità di aggiungere una vignettatura o una grana alla foto, e molte altre piccole cose.
Per concludere diamo comunque uno sguardo anche ai filtri inclusi nell’app. Si tratta a tutti gli effetti di una serie di regolazioni preconfezionate, e anche all’utente viene data la possibilità sia di visualizzare lo storico delle modifiche applicate allo scatto, sia di registrare l’insieme di queste modifiche come un filtro personalizzato. Di base avremo comunque a disposizione una serie di filtri denominati MuseCam (come l’applicazione) una serie di filtri per ottenere diverse varianti di Bianco e Nero, e un’altra serie di filtri Editorial; si possono poi acquistare per pochi euro altri pacchetti di filtri dedicati ai paesaggi naturali, urbani, tropicali, e molti altri ancora.
MuseCam è un’app che non può mancare sul vostro telefono se siete appassionati di fotografia e, considerando che si tratta di un software gratuito, non vi resta che scaricarlo, testarne personalmente l’efficacia, e condividere i vostri risultati attraverso i consueti canali.
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