Chi, come il 91 per cento degli italiani (secondo un sondaggio condotto da Sounday Music nel 2015) “non può vivere senza musica” le avrà provate di certo tutte: Spotify, Apple Music, Tidal, Rdio, Deezer… ma probabilmente non Nero. Non tutti, infatti, sono al corrente del fatto che anche la famosa azienda della storica suite di masterizzazione è scena in campo, con il software Music Recorder. L’obiettivo è lo stesso: farci trovare e riprodurre all’istante milioni di brani e video musicali, ma l’approccio, come vedremo, è totalmente diverso.
Music Recorder
L’interfaccia grafica di Nero Music Recorder potrebbe non piacere a tutti per via della forte dominante nero-verdastra (e dalle impostazioni dell’ Interfaccia utente , purtroppo, questo è l’unico Schema Colore disponibile al momento), ma si presenta tuttavia ordinata e facilmente comprensibile. I principali pulsanti per l’accesso ai contenuti multimediali e la loro gestione si trovano, infatti, tutti nel menù di sinistra: basta analizzarli per comprendere ciò che il software ci consente di fare.
Cliccando su Radio troviamo i canali di oltre 100.000 stazioni radiofoniche ( Web radio ) dislocate in tutto il mondo. Si possono scremare per genere musicale e, aspetto interessante, per regione d’appartenenza. Inoltre, per ciascun canale viene sempre indicata la qualità di trasmissione MP3 in kbit/s, facilitando così la creazione di una lista di stazioni preferite “di spessore” ai fini di un ascolto musicale soddisfacente (ricordiamo che i 320 kbit/s degli MP3, pur trattandosi di un formato compresso a perdita di qualità, sono paragonabili ai 44.100 Hz dei CD Audio).
Ricerca musica ci permette invece di trovare i nostri artisti preferiti (o di conoscerne di nuovi), di ascoltare i loro brani o di guardare video (concerti, videoclip ufficiali, testi per gli amanti del karaoke e così via) attingendo a noti servizi di streaming online come YouTube, Vimeo, DailyMotion, SoundCloud ecc. Questi vengono gestiti dal software come Plugin di ricerca e possono essere personalizzati (attivati/disattivati) comodamente dalle impostazioni, in modo da alleggerire la lista dei risultati o consentirci di mirare solo a ciò che realmente ci interessa.
Desideri musicali , invece, permette di creare una “lista dei desideri” con brani, album e artisti da far registrare in automatico al software ed esportare poi sul dispositivo o sul supporto che si preferisce. Precisiamo che la versione gratuita di Music Recorder consente di registrare un totale di 25 brani in MP3 (dalle stazioni radio e dalla lista dei desideri), ma con l’upgrade alla versione Premium il numero di registrazioni diventa illimitato.
Music Recorder, dunque, appoggiandosi direttamente ai canali Web e ai portali di video hosting, non obbliga l’utente a sottoscrivere un abbonamento mensile per accedere al database multimediale, ma a conti fatti offre tutte le funzionalità tipiche (o quanto meno essenziali) dei suoi più famosi competitor: è possibile creare playlist, scoprire nuovi artisti tramite consigli personalizzati sulla base delle preferenze musicali, ma soprattutto permette di registrare in MP3 (o masterizzare) la musica che più amiamo. Il software targato Nero non esegue il download diretto dei file sull’hard disk installato nel computer (non a caso non si è parlato di “scaricare”), ma li registra utilizzando il suo recorder integrato. Insomma, una versione digitalizzata, rivista e corretta del caro vecchio “mangianastri” di qualche decennio fa, con il quale molti di noi archiviavano su musicassetta, con pazienza certosina e riflessi da felino, i brani trasmessi in radio.
Vale la pena installarlo? A nostro parere sì, anche se si tratta della versione Standard con la limitazione sul numero di brani registrabili. Questo perché l’ascolto dalle Web radio e dai servizi di streaming online è comunque illimitato e, non dovendo passare dal browser, ci permette di risparmiare tempo prezioso nella ricerca di ciò che di buono vogliamo dare in pasto alle nostre orecchie, magari durante una sessione di studio o di lavoro. I 25 brani registrabili, anche se pochi, permettono del resto di creare una valida compilation da ascoltare in cuffia con lo smartphone mentre facciamo sport o in auto (se masterizzata su CD) durante un viaggio o una gita fuori porta.
E poi, se proprio ne sentiamo la necessità (ma non è obbligatorio), possiamo sempre passare alla versione Premium che, sospiro di sollievo, al momento in cui scriviamo è in offerta a 9,99 euro, anziché 24,99 euro. Si tratta di un pagamento una tantum e non un di un abbonamento mensile com’è ormai d’abitudine.