OpenShot è un programma di video editing disponibile su sistemi Linux. Ciò che lo contraddistingue è la capacità di offrire molte funzionalità utili alla manipolazione di file multimediali in una forma molto intuitiva che permette, anche al non professionista del settore, di iniziare ad usarlo rapidamente e con buoni risultati.
Reperibile anche presso i repository ufficiali delle distribuzioni (a titolo di esempio: su Ubuntu è sufficiente un comando “apt-get install openshot” per averlo a disposizione), lo si installa velocemente ed il suo pannello principale appare come in figura.
L’interfaccia è suddivisa in tre porzioni: in alto a sinistra vengono elencati i file che coinvolgeremo nel progetto di editing; in alto a destra c’è il player all’interno del quale vedremo il risultato delle modifiche che via via applicheremo; la parte bassa invece è occupata dalla vera zona di lavoro dove vengono mostrate due tracce – ma il loro numero può essere aumentato – dove in ognuna potrà essere inserito ed elaborato un flusso audio e/o video proveniente dai file importati.
Le modifiche che possono essere apportate consistono, in primis, nel taglio e sostituzione di porzioni delle tracce. Ogni segmento del file può essere privato del flusso audio, di quello video o di entrambi. Ciò permette, tanto per fare alcuni esempi, di isolare solo le parti che ci interessano di alcuni video, sostituirne il suono apponendo una nuova traccia audio registrata appositamente e manipolazioni del genere. Volendo è possibile scomporre il file in una sequenza di immagini o fare il contrario.
Di tanto in tanto, eseguendo le modifiche che ci interessano, potremo vedere il risultato nel player e una volta soddisfatti del risultato potremo esportare il tutto in un nuovo file che costituirà il manufatto finale.
L’esportazione inizia con la pressione del pulsante rosso presente sulla barra degli strumenti in alto.
La finestra di dialogo che si apre richiederà per lo più i formati di esportazione sia del flusso audio che video, nonché i parametri che determineranno la qualità finale.
Il pulsante Esporta video darà il via all’esportazione.
OpenShot può essere considerato un ottimo prodotto se rapportato al tipo di utenza. Probabilmente non sarà adatto al professionista del montaggio video che necessiterà di strumenti in grado di conferire qualsiasi effetto al contenuto multimediale ma può essere l’ideale per un esperto di un qualsiasi settore che, a digiuno di nozioni di codifiche audio/video, si trovi nella condizione di dover elaborare un proprio video: pensiamo, ad esempio, ad un videocorso in screencast da sistemare prima di farne l’upload su YouTube.
OpenShot è conosciuto già da diversi anni ed un post apparso sul finire di settembre nel blog ufficiale che lo riguarda ne annunciava l’approdo alla versione 2.0, quindi il progetto è più vivo che mai.