Gratuita e piccola applicazione che regala un “mini-dock” in più alla scrivania di OS X, configurabile e veramente semplice da usare e personalizzare.
Nella piccola barretta di Orbiter si possono creare con un semplice trascinamento dei collegamenti a programmi, documenti o cartelle, con la comodità di poter aprire e chiudere, far scomparire e spostare la barretta con pochi clic ed utilizzandola solo quando è necessario a differenza dell’onnipresente Dock di sistema.
Ogni elemento all’interno di Orbiter, piccoli collegamenti con iconcine di varie dimensioni a scelta, può essere assegnato ad uno o più “tag” configurabili a piacere dall’utente.
Ad esempio il collegamento ad un gioco si può collegare al tag “giochi” ma anche a “Luisa” e “Giacomino”, consentendo di selezionare dal bottone “Tag” un filtro che mostra solo i collegamenti di una categoria scelta nascondendo tutti gli altri.
Ogni attività può quindi avere una sua barretta con l’elenco dei programmi e cartelle utilizzate, trasformando Orbiter in una comoda aggiunta al classico Dock, da personalizzare con pochi clic.
Interessanti e comode le opzioni per le varie modalità di scomparsa (dopo un certo periodo d’inattività) e riapparizione della barretta spostando il cursore in certe aree dello schermo, anche se su grandi monitor e con la misura delle iconcine ridotta al minimo l’ingombro di Orbiter nell’area di lavoro è veramente minima, e considerando la comodità di avere tantissimi collegamenti filtrabili con tag personalizzati rischia di diventare un insostituibile aiuto per chi ha bisogno di qualche link in più sempre a disposizione.
Il programma è in corso d’opera e si autoaggiorna automaticamente, lo stile è 100% Mac, trasparenza opzionale inclusa, il prezzo è gratuito, ed il numero di applicazioni, file e cartelle, da inserire nell’Orbiter è (teoricamente) infinito.
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Mi chiamo Dock, e vengo da Apple