Pagedefrag … deframmenta quello.. che gli altri non deframmentano . Dedicato ai fanatici della manutenzione, quegli operosi “meccanici” del PC che oltre ad usare il computer per fare effettivamente qualcosa impiegano il tempo proprio e quello del povero macchinario nella manutenzione ordinaria, straordinaria, continuativa ed eccezionale.
Scansione disco? Già fatta. Pulizia dentro e fuori l’hard disk? Già fatta. Deframmentazione ? Già fatta. Si ma… forse non abbastanza bene. Mark Russinovich , oltre a scovare e denunciare il famigerato rootkit Sony, ci dice che una delle limitazioni della deframmentazione standard di sistema dgli O.S. NT-like è l’impossibilità di deframmentare file aperti con accesso esclusivo e spesso non è possibile nemmeno mostrare quanto siano frammentati il file di paginazione o il registro . Anche questi fattori possono influire nell’abbassamento di livello delle performance del sistema.
Ma Mark non parla solamente: agisce, regalando a tutti il freeware PageDefrag che permette di vedere quanto siano deframmentati i file di paginazione e il registro, nonché di deframmentarli. Non pago di cotanta abbondanza, PageDefrag deframmenta anche il registro degli eventi e i file di ibernazione di Win2000 ed XP, ovvero quelli necessari al salvataggio della memoria quando si “ibernano” i portatili).
PageDefrag funziona su Windows NT 4.0, Windows 2000, Windows XP e Server 2003, anche da linea di comando; non si installa, basta decomprimere il piccolissimo archivio in una directory e da questa fare doppio click sul file eseguibile. Viene presentata una lista che riferisce i dati relativi ai file descritti poc’anzi, ed in particolar modo quelli concernenti la loro frammentazione. A questo punto l’utente può scegliere se dare un colpetto di defrag al tutto (cosa che avviene col successivo riavvio ), impostare PageDefrag perché deframmenti ad ogni avvio, decidere quanti secondi lasciare all’utente per non effettuare alcuna deframmentazione oppure farsi un baffo di tutto questo.
PageDefrag utilizza comunque funzioni già presenti nel sistema per occuparsi della deframmentazione; ad ogni file elaborato al riavvio il programma mostra il nome e l’esito dell’operazione; se questo è positivo mostra i dati relativi allo stato precedente e al guadagno ottenuto. E’ sempre possibile che PageDefrag non sia in grado di ridurre la frammentazione su uno o più file a causa, ad esempio, del poco spazio a disposizione per la deframmentazione: in questo caso anche questa indicazione viene fornita nello stesso ambito, tra le opzioni d’avvio.
Naturalmente Mark non vive d’aria e consiglia a tutti di utilizzare questo programma in abbinamento ad un buon programma commerciale per la deframmentazione, oppure alla sua utility gratuita ” Contig “.( GF )