Il cloud non è solo una moda. Per quanto il termine sia molto usato e, a volte, abusato, per indicare anche processi che con il cloud computing non hanno davvero nulla a che vedere, la possibilità di utilizzare delle risorse hardware e software distribuite e virtualizzate in Rete è davvero un vantaggio non da poco. D’altra parte c’è chi, come Stallman, considera il cloud come una campagna marketing . Al di là dei pensieri e delle singole ragioni, la forza della nuvola irrompe sempre più nella vita degli utenti, con servizi che crescono giorno dopo giorno. Si gioca in cloud, si lavora in cloud, si scrivono documenti in cloud, si elaborano fogli di calcolo e presentazioni, ma, soprattutto, si condividono e si archiviano file e risorse. Così migliorano i vari DropBox di turno, diventando a volte più generosi nelle dimensioni offerte all’utenza. Proprio di fronte a questo proliferare di offerte e servizi, molti si chiedono quanto siano sicuri i dati archiviati e scambiati attraverso la nuvola. Accanto a quanti si pongono questa domanda, c’è chi ha pensato di fare del cloud il nuovo baluardo della sicurezza, per offrire agli utenti protezione massima al minimo costo in termini di risorse hardware.
Così nascono gli antivirus cloud, di cui Panda Antivirus Cloud è uno dei più chiari esponenti.
Questi sistemi di sicurezza, di cui Panda Antivirus Cloud fa parte, hanno la loro forza e al contempo il loro limite proprio nel cloud. La forza di far parte di un’intelligenza collettiva e di una community di protezione deriva dall’opportunità di avere un aggiornamento delle definizioni contro i malware ogni sei minuti. Un bel passo in avanti, rispetto ai 48 giorni che richiedevano in passato i software di sicurezza di vecchia generazione. Inoltre, l’identificazione dei malware non avviene solo nei laboratori, ma nella realtà, grazie proprio alla community di utenti che decidono di entrare a far parte della nuvola dell’antivirus. Allo stesso tempo, tutto l’onere computazionale tipico di un antivirus viene delegata ai server di Panda Security. In questo modo i PC degli utenti non si dovranno fare carico dell’analisi dei dati perché tutto è gestito in modalità remota. Sul PC sarà presente solo la sezione client dell’antivirus: un programma semplice e leggero, che consuma poche risorse e si adatta così a lavorare anche sugli hardware meno recenti.
Il cloud è però anche il limite stesso di una soluzione del genere. Infatti un antivirus del genere, per funzionare al meglio e garantire sempre la massima protezione, deve disporre di una connessione Internet sempre attiva.
Al di là di queste considerazioni, installare e usare un antivirus cloud come Panda Antivirus Cloud è davvero alla portata di tutti. Una volta scaricato l’eseguibile dal link indicato, è sufficiente cliccarvi due volte. Comparirà una finestra, dove bisogna cliccare su Accetta e Installa per proseguire.
Dalla schermata successiva, conviene eliminare i segni di spunta dalle due ultime opzioni in basso, prima di procedere con un clic su Successivo .
Dopo il download di alcuni componenti necessari per l’esecuzione del programma, si ha l’installazione vera e propria, che termina con la richiesta se attivare la versione gratuita della protezione o quella a pagamento. Le differenze, oltre che pecuniarie, sono nelle caratteristiche offerte, come si può analizzare qui .
Un clic su Fine e compare la schermata principale dell’antivirus.
Un clic sul pulsantone Antivirus in alto permette di accedere ad una schermata dove non solo attivare o disattivare l’antivirus (pulsante Disattiva ), ma procedere nella lettura dei report di scansione ( Visualizza rapporto dettagliato ) e avviare l’analisi personalizzata o completa della macchina ( Analizza ora ).
Un clic sulle Impostazioni avanzate consente di procedere alla personalizzazione dell’ Analisi , alle impostazioni del Cestino dell’antivirus, alle opzioni sugli Avvisi e report e alle Esclusioni dalle scansioni .
Tornando alla schermata principale, si nota subito che i pulsanti Firewall e Vaccino sono attivi solo nella versione Pro a pagamento. Si può comunque cliccare su Processi , per verificare quali sono i programmi in esecuzione, valutando la loro classificazione di sicurezza, le eventuali connessioni e la presenza o meno della firma digitale. Con un clic su Blocca si blocca l’app in esecuzione selezionata, mentre con Attiva si avvia il monitor URL.
Infine, con un clic sul mappamondo presente in basso a destra si possono impostare eventuali proxy per l’accesso alla Rete.
Insomma, Panda Antivirus Cloud Free offre antivirus&antispyware in tempo reale, protezione e analisi comportamentale, monitoring dei processi, aggiornamenti automatici continui e il filtro Web in meno di un MB di download e consumando pochissime risorse sul PC su cui si esegue. A patto, ovviamente, che ci sia una connessione Internet sempre attiva.